Ti è mai capitato di ritrovarti in una situazione linguistica in cui hai avuto bisogno di un esperto per tradurre? Se la risposta è sì, è totalmente normale, viviamo in un mondo con sempre meno frontiere, più comunicazione e scambi tra culture diverse. Inevitabile quindi non imbattersi in lingue e situazioni che non rientrano nella nostra comfort-zone, soprattutto se si sta cercando di espandersi all’estero. Ora direte, ci sono Google Traduttore, DeepL, Reverso. Sono sempre più corretti! Ho un amico che ha studiato lingue… Le risorse a cui aggrapparsi sono indubbiamente varie e fantasiose, ma non tutte efficaci come un servizio professionale di traduzione e interpretariato. Quali differenze? In questo articolo affronteremo l’argomento traduzione e interpretariato, cercando di non inciampare più in stereotipi e rendere più facile la scelta di un professionista. Alla fin fine, vuoi davvero avere successo anche all’estero?
In cosa consiste un servizio di traduzione?
Ordiniamo le idee. Per servizio di traduzione si intende un servizio professionale in cui un traduttore tratta un testo in una lingua di partenza per tradurlo nella lingua di arrivo, solitamente la sua lingua madre. Si tratta di un servizio scritto, in cui il traduttore possiede ampie capacità linguistiche, culturali e tecniche di traduzione. Un servizio di traduzione consiste quindi nel tradurre documenti, opere letterarie, una pagina web, o qualsiasi tipo di forma scritta richiesta dal cliente. Ebbene sì, anche il retro dei pacchetti delle chewing-gum o le scritte su un gioco di società. Ogni venditore d’altro canto ha interessi diversi, che sia vendere un libro o far firmare una normativa sulla privacy.
Fino a qui tutto chiaro? Bene.
Come abbiamo visto, esistono diversi servizi di traduzione, quali la traduzione scientifica, letteraria, commerciale, giuridica, tecnica e via dicendo. Ovviamente, essendo un traduttore un lavoratore a tutti gli effetti, si parla di contratto, che sia per tradurre documenti o tradurre una pagina web. “Ah non è un hobby?”. NO!
Un servizio di traduzione è una prestazione professionale, retribuita e avviene tra un traduttore e un cliente, che darà le direttive per come svolgere il lavoro. Non sai che pesci prendere? Nessun problema, in questo articolo tratteremo anche come scegliere un’agenzia di traduzione.
Il traduttore conosce il suo lavoro e collabora con il cliente, per capire come tradurre i documenti, le pagine web, le opere, cercando di rimanere fedele il più possibile alle sue richieste. In un servizio di traduzione si rimane fedeli prima di tutto al cliente, è un business anche questo. Ma, purtroppo, certe volte ci sono barriere linguistico-culturali da aggirare. E in un servizio di traduzione, non potendo aggiungere troppe spiegazioni se non richieste dal cliente, bisogna cercare di rendere il contenuto del testo di partenza in una lingua di arrivo facendo sì che i lettori capiscano e non debbano trovarsi catapultati in un universo che non è il loro. Vogliamo che i clienti si sentano coinvolti, non è così? Bene, abbiamo detto che cos’è un servizio di traduzione, che può includere la traduzione di documenti, pagine web, ma il traduttore chi è precisamente? Essendo un lavoro professionale, un traduttore deve essere qualificato e avere le competenze e conoscenze necessarie per svolgere tale lavoro.
Bisogna aggiungere che con l’avvento di Internet e i media, le agenzie offrono sempre più servizi di traduzione online, hanno pagine web e social e sono facilmente raggiungibili. Ma come scegliere l’agenzia più adatta? Affronteremo tra qualche riga anche questo argomento.
In cosa consiste un servizio di interpretariato?
E un servizio di interpretariato allora cos’è? Partiamo da un esempio un po’ banale. Siamo tutti d’accordo che una fragola e una pesca non siano la stessa cosa. Sono entrambi frutti, ma ben diversi.
L’interpretariato lavora sempre con le lingue, ma, al contrario di quanto accade nel servizio di traduzione, l’interprete lavora con il linguaggio orale. Per quanto ci siano vari rami, in linea generale un servizio di interpretariato risolve la mancanza di uno stesso codice linguistico tra le due parti comunicanti. Quindi, in poche parole, quando due o più persone vogliono comunicare ma non condividono la stessa lingua, ecco che subentra il servizio di interpretariato, che agevola e rende possibile la comunicazione.
Non è l’assistente Google o Siri, intendiamoci.
Anche qui, con l’avanzare degli anni e il progredire di internet, è possibile anche svolgere questo lavoro da remoto, ad esempio durante conferenze online, riunioni e via dicendo. Come per la traduzione, ci sono vari settori e tipi di servizi di interpretariato.
- Possiamo avere l’interpretariato Chuchotage (o sussurrato), in cui la traduzione viene sussurrata direttamente al cliente. Visto dall’esterno, è abbastanza divertente: immagina uno sconosciuto che ti sussurra all’orecchio…
- Oppure, c’è quello simultaneo, svolto in cabina, con l’ausilio di cuffie, creando una comunicazione in tempo reale. Ancora, c’è il servizio di interpretariato consecutivo, in cui l’interprete ascolta l’oratore per un lasso di tempo fino ai 15 minuti circa. Perché è solo dai 16 minuti in poi che altrimenti diventa pazzo…
- Per incontri d’affari, fiere, eventi sportivi c’è invece l’interpretazione di trattativa. A proposito di fiere, avete mai sentito parlare di hostess congressuale multilingue? Allora, l’hostess congressuale multilingue sarà la vostra salvezza. Durante una fiera, ci sarebbero mille attività da fare, parlare con tutti i clienti, rispondere alle domande, assicurarsi che ci sia un ambiente accogliente. Ma fare tutto da soli sarebbe non solo stressante, ma proprio impossibile. Ed è qui che subentrano le hostess congressuali multilingue, professioniste che vi aiuteranno a coinvolgere le persone, metterle a proprio agio, comunicare con diverse nazionalità e riguardo diversi argomenti. Hanno una formazione ampia e aggiornata, padroneggiano le lingue e sanno rapportarsi col pubblico. Essendo ogni fiera ben specifica, si prepareranno nel dettaglio riguardo l’ente presso cui lavoreranno e il settore di cui dovranno parlare. Un’hostess congressuale multilingue lavora anche nell’ambito organizzativo degli eventi e si occupa dei vari visitatori dello stand; quindi, non si tratta solo di parlare. Prende i contatti e i messaggi dei clienti, informa sui dettagli commerciali dell’azienda e ne spiega servizi e prodotti. Insomma, un’hostess congressuale multilingue non solo darà un’immagine positiva dell’azienda, ma vi aiuterà nell’organizzazione e gestione dell’evento. Una specie di figura mitologica, ma con una testa sola.
Qual è il costo della traduzione?
Quando si parla di costo delle traduzioni, bisogna valutare un po’ di fattori. Il calcolo delle tariffe per le traduzioni varia in base a cosa prendere in considerazione per il prezzo.
- Esiste il costo delle traduzioni a cartella, ossia un calcolo in base ai caratteri, gli spazi poi da dividere per comprendere il numero di cartelle di un documento.
- Oppure, c’è il costo delle traduzioni all’ora, che va sommando le spese totali e le ore impiegate.
- Ancora, esiste il costo delle traduzioni a parola, vicino a quello delle cartelle, essendo il parametro molto simile.
Ma non ci si basa solo sulla lunghezza del documento. Il costo delle traduzioni varia se ad esempio viene richiesta una formattazione specifica, se è da adattare alle caratteristiche tecniche di un sito. Anche le tempistiche richieste influiscono, se la data di consegna è urgente il costo di traduzione ovviamente aumenta. Poi bisogna valutare le combinazioni linguistiche, più una lingua è parlata e diffusa minore sarà il costo della traduzione e viceversa. In effetti, se una lingua è più raramente parlata, ci saranno probabilmente meno traduttori disponibili sul mercato. Altro fattore fondamentale? L’argomento: se e quanto la terminologia del documento è tecnica e specifica, se si tratta di tipologie particolari, quali traduzioni giurate, certificate o se sono revisioni di traduzioni già eseguite. Insomma, i criteri sono numerosi, ma veniamo al dunque. Per quanto appunto vario, il range medio è di circa €20 a cartella. Sono tante informazioni tutte in una volta, ma potete facilmente schematizzarle: cartelle, ore, parole, format, consegna, lingua, argomento. Vediamo ora come funziona per gli interpreti.
Quali sono le tariffe degli interpreti?
Non ci stai più capendo niente? Non mollare, a fine articolo saprai barcamenarti benissimo nel vasto mare traduttivo-interpretativo senza seguire alcun filo di Arianna. Quindi ancora un po’ di pazienza.
Ora passiamo alle tariffe interpreti! Presupposto numero uno: il lavoro dell’interprete è sottovalutato. Ma sì, basta sapere le lingue e un po’ di cultura generale. Spoiler, non è così semplice. Spesso si vedono sul mercato tariffe interpreti inferiori a quelle corrette, come in ogni lavoro c’è sempre qualcuno che vuole approfittarsene. E per i più inesperti qualche esperienza e soldini in più fanno sempre comodo. Ma non funziona così. Come per la traduzione, le tariffe interpreti variano a seconda di alcuni fattori. Abbiamo, come già accennato, l’interpretariato consecutivo, Chuchotage, di trattativa, simultaneo.
I prezzi si aggirano attorno ai €100 all’ora, dipende anche dalla durata, dagli accordi stipulati, dai servizi offerti, dalla distanza…
- La distanza? Gli interpreti sono dei lavoratori un po’ nomadi talvolta, sempre pronti a spostarsi. Questo non significa che usino il teletrasporto, soprattutto se parliamo di nazioni e continenti diversi! Passiamo poi ai fatti: più una lingua è comune a un numero elevato di parlanti, più interpreti ci potrebbero essere sul mercato. Meno costerà quindi un servizio di interpretariato. E viceversa.
- Arriviamo alla parte divertente… L’argomento! Dovete sapere che gli interpreti non smettono mai di studiare, c’è sempre qualcosa di nuovo da sapere e, soprattutto nelle fiere, terminologie specifiche e dettagliate che non avresti mai pensato di incontrare. Sapevi che, solo in Italia, esistono una ventina di varietà di ciliegie?
Capirai quindi che parlare di moda, dispositivi medici, letteratura, agricoltura non richiede le stesse preparazioni e conoscenze.
Sopra abbiamo parlato anche delle hostess congressuali multilingue. Praticamente sponsor e immagine di un’azienda durante una fiera, si occupano di organizzare, gestire, parlare, coinvolgere, aiutare senza poter cedere alla stanchezza. E senza poter cedere alla tentazione di togliersi i tacchi e camminare scalze! Ovviamente ogni agenzia e/o lavoratore libero professionista utilizza tariffe interpreti differenti, ma noi volevamo darti una linea su cui orientarti.
Come scegliere un’ agenzia di traduzione?
Vuoi lanciare il tuo business anche all’estero, espanderti e attrarre clienti internazionali? Direi che se sei arrivato/a fin qua la risposta è sì. Un’agenzia di traduzione è sempre utile se non necessaria in questi casi.
- Ti può aiutare ad attirare clienti dall’estero, che sia in Europa o in altri continenti.
- Ti può consigliare su come trasmettere il vostro messaggio, come rendere interessante la vostra immagine a culture diverse.
Perché diciamocelo, si tratta anche di questo. L’immagine è una delle prime cose che si notano e ogni cultura, paese, comunità ha i propri interessi. Il mondo è bello perché è vario. E chi siamo noi per negarlo!
Quindi, come scegliere l’agenzia di traduzione che fa al caso tuo? Con l’avanzare degli anni, e di Internet, sono sempre più numerose le offerte sul mercato, ma, come già accennato, ogni agenzia potrebbe offrire tariffe e servizi diversi. Primo passo: trovare agenzie che offrano servizi di traduzione nelle lingue di interesse. I traduttori professionisti operano principalmente su documenti da una lingua A, di cui hanno un livello di conoscenza elevato, verso la loro lingua madre. Per quanto esperti, studiati, aggiornati, anche il traduttore studioso con più certificazioni avrà sempre un livello leggermente inferiore a un traduttore madrelingua, che conosce ogni cavillo del proprio idioma. Quindi se ti trovi di fronte ad agenzie con prezzi inferiori ma senza traduttori madrelingua, sappi che potresti poi pentirtene, non trasmettendo la giusta immagine all’estero.
Altro fattore importante: assicurati che ci sia un processo di revisione dei documenti tradotti, passaggio fondamentale in traduzione. Non si tratta di inefficienza o incapacità del traduttore, ma è un passaggio del processo stesso, per controllare la resa del testo nella lingua target, verificare che sia fedele alla sorgente ed evitare contaminazioni linguistiche.
Ogni agenzia è ferrata sull’argomento, conosce il proprio mestiere e ti aiuterà ad orientarti. Le agenzie di traduzione mostrano anche i calcoli delle tariffe per i vari servizi, fornendo preventivi dettagliati per tipologia di servizio scelta.
Verifica che sia garantita la riservatezza dei dati sensibili, tramite un Accordo. Ancora, orientati verso agenzie che trattano gli argomenti di tuo interesse. Direi che traduttori specializzati in antiquariato o flora amazzone non siano i più indicati se sviluppi nanotecnologie.
Controlla i tempi di consegna: per quanto invitante un’agenzia che offre tempi brevissimi, ricorda che ci vuole tempo per tradurre documenti, informarsi, rendere i modi di dire, i riferimenti culturali, non avvalendosi di traduttori automatici… Solitamente un’agenzia di traduzione offre servizi di circa una quindicina massimo di pagine al giorno, anche lì le tariffe cambiano, bisogna valutare gli altri impegni dell’agenzia e via dicendo. Sicuramente diffidate di chi promette cento pagine in cinque giorni. Anche ci fosse un’equipe, questa dovrebbe confrontarsi continuamente per tradurre in maniera omogenea e poi revisionare il tutto. I traduttori non sono macchine e consigliamo di prediligere la qualità alle tempistiche o al prezzo. Per quanto Google traduttore sia comodo, rapido ed economico, il mestiere del traduttore esiste per un motivo. Il tempo, d’altro canto, è denaro.
Quali sono le qualità vincenti di un traduttore professionale?
“Cosa fai nella vita?” “Sono un traduttore” “Ah… sembra un hobby carino. Come lavoro invece?”. Forse inutilmente ribatteremo che la professione del traduttore non è un hobby, non solo almeno. I pochi che riescono a svolgere un lavoro che li appassiona potranno capire come divertimento e lavoro non siano due concetti totalmente opposti. Ci vuole passione, pazienza e dedizione per arrivare a fare il lavoro che si ama. Il traduttore professionista spesso è un amante delle lingue, delle varie culture, della bellezza delle parole… e anche delle sfide. Ovviamente per essere un esperto in traduzione ci vogliono studio, una preparazione professionale e voglia di imparare sempre cose nuove. Ma che qualità deve avere un traduttore professionale? Basta la passione e saper ordinare due parole in una frase? O si tratta di un mestiere più complesso di così? Cosa cercano in te le agenzie di traduzione italiane o estere?
Le skill che un traduttore professionale dovrebbe possedere o sviluppare
Numero uno. Conoscenza delle tecniche di traduzione e della professione del traduttore. Per diventare un traduttore professionista bisogna effettivamente essere esperto in traduzione. Guarda, non me lo aspettavo proprio… Mai dare nulla per scontato dico io. Per conoscere il labirinto traduttivo si affrontano diversi percorsi, non tutti uguali. Scuole di traduzione, università, corsi post-laurea e così via. Ci vogliono dedizione e apertura mentale per imparare a tradurre. Bisogna saper muoversi tra una lingua e l’altra, tra una cultura e l’altra senza inciampare a metà. Basti pensare che è un po’ come avere due scarpe diverse con i lacci annodati insieme. Non è facile camminare così. Figuriamoci correre. Bisogna saperle snodare e non barcollare nonostante siano due calzature diverse.
Ciò ci fa capire che ci vuole anche esperienza e conoscenza profonda delle lingue. Quindi, conoscenza culturale, linguistica, idiomatica della lingua di partenza e di quella di arrivo. Un percorso lungo che non termina mai, quindi armatevi di pazienza e passione. Perché? Perché per lavorare con le lingue, la traduzione e le culture non si finisce mai di imparare. Bisogna sempre essere aggiornati sulla cultura generale e su quella specifica dei paesi per cui si lavora. La curiosità è un ingrediente non da poco… Aggiungiamo anche un pizzico di capacità di orientamento tra le giuste fonti da cui aggiornarsi, che siano nazionali o locali. E soprattutto, orientarsi per trovare i clienti giusti, le offerte traduttive imperdibili, perché non sempre saranno gli altri a correre verso un traduttore professionista.
E i clienti come si trovano allora? Come posso creare una clientela costante?
Ecco, un altro fattore è sicuramente “l’amabilità”. Non basta saper tradurre. Non basta sapere le lingue. Devi saper vincere i clienti, vendere bene i tuoi servizi, renderli appetibili al pubblico. E poi… come per tutti i clienti bisogna tenerseli stretti. Come? Assecondarli sicuramente aiuta. Nel limite del possibile ovviamente, la traduzione ha dei limiti di elasticità. Insomma, essere flessibili sapendo imporre e stabilire dei limiti. La flessibilità è davvero fondamentale, sia nell’atto traduttivo in sé, sia nella relazione con i clienti. Come ho già detto, un traduttore professionale sa varcare i confini linguistico culturali, sembra quasi malleabile, si allunga, si contorce, rimescola, come fosse pongo, finché non trova forma e contenuti giusti.
Associata alla capacità di adattamento e trasferimento linguistico-culturale, in un traduttore professionale si deve trovare la competenza di problem solving. La professione del traduttore richiede di sapere lavorare sotto stress e in mezzo a mille nodi da sciogliere. Ci saranno sempre innumerevoli paletti linguistici, è una delle cose belle del mondo, la presenza di diverse storie linguistiche che hanno portato allo sviluppo di impliciti comunicativi diversi. Fare il traduttore professionista è divertirsi così, the language nerds. Spostarsi da una lingua all’altra vuol dire cambiare anche personalità, punto di vista. Proprio per questo un’altra qualità vincente è la creatività. Agenzie di traduzione italiane o estere dovranno cercare traduttori professionisti che sappiano spaziare nella loro mente e negli universi linguistici per ricreare testi coerenti alla lingua di partenza e adatti a quella di arrivo. Ovviamente un esperto in traduzione saprà capire che tipo di testo sta trattando e agire di conseguenza: un testo giuridico, una poesia, un romanzo…
Hai paura di impazzire tra le varie identità culturali? Temi che fare il traduttore professionista non faccia per te?
Allora, ovviamente impazzirai… ma non di follia, perché se decidere di essere un traduttore professionista vorrà dire essere innamorato di quello che fai, o non potrai lavorare con efficienza e successo. Ma, per evitare il rischio di pazzia, per diventare un esperto in traduzione dovrai essere munito di autoconsapevolezza. Autoconsapevolezza delle tue capacità, dei limiti “umani” di traduzione, delle tempistiche, del valore del tuo lavoro. E, di conseguenza, fondamentale la gestione del tempo e dello stress, ricordarsi che non si è macchine, e che il cervello ha bisogno di aria, pause e cura per lavorare bene.
Per concludere, un traduttore professionista ha bisogno di competenze personali abbastanza ampie e importanti per svolgere efficientemente la professione del traduttore. Bisogna essere aperti mentalmente e alle sfide, amare ciò che si fa. Ovviamente non serve solo quello, l’abbiamo visto, ma se imparerai a conciliare le tue capacità lavorative con le tue qualità personali sia nella stesura del lavoro sia nel trattare coi clienti, sarai sulla buona strada. Le agenzie di traduzione italiane dovrebbero cercare dei lavoratori seri e flessibili, magari un po’ folli magari, che sappiano amare il proprio lavoro. E tu? Hai le qualità necessarie? Hai la grinta giusta? Sei pronto a metterti in gioco?