Traduzione e interpretariato

Stesso mestiere? Traduzione e interpretariato: le differenze.

Ti è mai capitato di ritrovarti in una situazione linguistica in cui hai avuto bisogno di un esperto per tradurre? Se la risposta è sì, è totalmente normale, viviamo in un mondo con sempre meno frontiere, più comunicazione e scambi tra culture diverse. Inevitabile quindi non imbattersi in lingue e situazioni che non rientrano nella nostra comfort-zone, soprattutto se si sta cercando di espandersi all’estero. Ora direte, ci sono Google Traduttore, DeepL, Reverso. Sono sempre più corretti! Ho un amico che ha studiato lingue… Le risorse a cui aggrapparsi sono indubbiamente varie e fantasiose, ma non tutte efficaci come un servizio professionale di traduzione e interpretariato. Quali differenze? In questo articolo affronteremo l’argomento traduzione e interpretariato, cercando di non inciampare più in stereotipi e rendere più facile la scelta di un professionista. Alla fin fine, vuoi davvero avere successo anche all’estero?

 

In cosa consiste un servizio di traduzione?

Ordiniamo le idee. Per servizio di traduzione si intende un servizio professionale in cui un traduttore tratta un testo in una lingua di partenza per tradurlo nella lingua di arrivo, solitamente la sua lingua madre. Si tratta di un servizio scritto, in cui il traduttore possiede ampie capacità linguistiche, culturali e tecniche di traduzione. Un servizio di traduzione consiste quindi nel tradurre documenti, opere letterarie, una pagina web, o qualsiasi tipo di forma scritta richiesta dal cliente. Ebbene sì, anche il retro dei pacchetti delle chewing-gum o le scritte su un gioco di società. Ogni venditore d’altro canto ha interessi diversi, che sia vendere un libro o far firmare una normativa sulla privacy.

Fino a qui tutto chiaro? Bene.

Come abbiamo visto, esistono diversi servizi di traduzione, quali la traduzione scientifica, letteraria, commerciale, giuridica, tecnica e via dicendo. Ovviamente, essendo un traduttore un lavoratore a tutti gli effetti, si parla di contratto, che sia per tradurre documenti o tradurre una pagina web. “Ah non è un hobby?”. NO!

Un servizio di traduzione è una prestazione professionale, retribuita e avviene tra un traduttore e un cliente, che darà le direttive per come svolgere il lavoro. Non sai che pesci prendere? Nessun problema, in questo articolo tratteremo anche come scegliere un’agenzia di traduzione.

Il traduttore conosce il suo lavoro e collabora con il cliente, per capire come tradurre i documenti, le pagine web, le opere, cercando di rimanere fedele il più possibile alle sue richieste. In un servizio di traduzione si rimane fedeli prima di tutto al cliente, è un business anche questo. Ma, purtroppo, certe volte ci sono barriere linguistico-culturali da aggirare. E in un servizio di traduzione, non potendo aggiungere troppe spiegazioni se non richieste dal cliente, bisogna cercare di rendere il contenuto del testo di partenza in una lingua di arrivo facendo sì che i lettori capiscano e non debbano trovarsi catapultati in un universo che non è il loro. Vogliamo che i clienti si sentano coinvolti, non è così? Bene, abbiamo detto che cos’è un servizio di traduzione, che può includere la traduzione di documenti, pagine web, ma il traduttore chi è precisamente? Essendo un lavoro professionale, un traduttore deve essere qualificato e avere le competenze e conoscenze necessarie per svolgere tale lavoro.

Bisogna aggiungere che con l’avvento di Internet e i media, le agenzie offrono sempre più servizi di traduzione online, hanno pagine web e social e sono facilmente raggiungibili. Ma come scegliere l’agenzia più adatta? Affronteremo tra qualche riga anche questo argomento.

 

In cosa consiste un servizio di interpretariato?

E un servizio di interpretariato allora cos’è? Partiamo da un esempio un po’ banale. Siamo tutti d’accordo che una fragola e una pesca non siano la stessa cosa. Sono entrambi frutti, ma ben diversi.

L’interpretariato lavora sempre con le lingue, ma, al contrario di quanto accade nel servizio di traduzione, l’interprete lavora con il linguaggio orale. Per quanto ci siano vari rami, in linea generale un servizio di interpretariato risolve la mancanza di uno stesso codice linguistico tra le due parti comunicanti. Quindi, in poche parole, quando due o più persone vogliono comunicare ma non condividono la stessa lingua, ecco che subentra il servizio di interpretariato, che agevola e rende possibile la comunicazione.

Non è l’assistente Google o Siri, intendiamoci.

Anche qui, con l’avanzare degli anni e il progredire di internet, è possibile anche svolgere questo lavoro da remoto, ad esempio durante conferenze online, riunioni e via dicendo. Come per la traduzione, ci sono vari settori e tipi di servizi di interpretariato.

  1. Possiamo avere l’interpretariato Chuchotage (o sussurrato), in cui la traduzione viene sussurrata direttamente al cliente. Visto dall’esterno, è abbastanza divertente: immagina uno sconosciuto che ti sussurra all’orecchio…
  2. Oppure, c’è quello simultaneo, svolto in cabina, con l’ausilio di cuffie, creando una comunicazione in tempo reale. Ancora, c’è il servizio di interpretariato consecutivo, in cui l’interprete ascolta l’oratore per un lasso di tempo fino ai 15 minuti circa. Perché è solo dai 16 minuti in poi che altrimenti diventa pazzo…
  3. Per incontri d’affari, fiere, eventi sportivi c’è invece l’interpretazione di trattativa. A proposito di fiere, avete mai sentito parlare di hostess congressuale multilingue? Allora, l’hostess congressuale multilingue sarà la vostra salvezza. Durante una fiera, ci sarebbero mille attività da fare, parlare con tutti i clienti, rispondere alle domande, assicurarsi che ci sia un ambiente accogliente. Ma fare tutto da soli sarebbe non solo stressante, ma proprio impossibile. Ed è qui che subentrano le hostess congressuali multilingue, professioniste che vi aiuteranno a coinvolgere le persone, metterle a proprio agio, comunicare con diverse nazionalità e riguardo diversi argomenti. Hanno una formazione ampia e aggiornata, padroneggiano le lingue e sanno rapportarsi col pubblico. Essendo ogni fiera ben specifica, si prepareranno nel dettaglio riguardo l’ente presso cui lavoreranno e il settore di cui dovranno parlare. Un’hostess congressuale multilingue lavora anche nell’ambito organizzativo degli eventi e si occupa dei vari visitatori dello stand; quindi, non si tratta solo di parlare. Prende i contatti e i messaggi dei clienti, informa sui dettagli commerciali dell’azienda e ne spiega servizi e prodotti. Insomma, un’hostess congressuale multilingue non solo darà un’immagine positiva dell’azienda, ma vi aiuterà nell’organizzazione e gestione dell’evento. Una specie di figura mitologica, ma con una testa sola. 

 

Qual è il costo della traduzione?

Quando si parla di costo delle traduzioni, bisogna valutare un po’ di fattori. Il calcolo delle tariffe per le traduzioni varia in base a cosa prendere in considerazione per il prezzo.

  • Esiste il costo delle traduzioni a cartella, ossia un calcolo in base ai caratteri, gli spazi poi da dividere per comprendere il numero di cartelle di un documento.
  • Oppure, c’è il costo delle traduzioni all’ora, che va sommando le spese totali e le ore impiegate.
  • Ancora, esiste il costo delle traduzioni a parola, vicino a quello delle cartelle, essendo il parametro molto simile.

Ma non ci si basa solo sulla lunghezza del documento. Il costo delle traduzioni varia se ad esempio viene richiesta una formattazione specifica, se è da adattare alle caratteristiche tecniche di un sito. Anche le tempistiche richieste influiscono, se la data di consegna è urgente il costo di traduzione ovviamente aumenta. Poi bisogna valutare le combinazioni linguistiche, più una lingua è parlata e diffusa minore sarà il costo della traduzione e viceversa. In effetti, se una lingua è più raramente parlata, ci saranno probabilmente meno traduttori disponibili sul mercato. Altro fattore fondamentale? L’argomento: se e quanto la terminologia del documento è tecnica e specifica, se si tratta di tipologie particolari, quali traduzioni giurate, certificate o se sono revisioni di traduzioni già eseguite. Insomma, i criteri sono numerosi, ma veniamo al dunque. Per quanto appunto vario, il range medio è di circa €20 a cartella. Sono tante informazioni tutte in una volta, ma potete facilmente schematizzarle: cartelle, ore, parole, format, consegna, lingua, argomento. Vediamo ora come funziona per gli interpreti.

 

Quali sono le tariffe degli interpreti? 

Non ci stai più capendo niente? Non mollare, a fine articolo saprai barcamenarti benissimo nel vasto mare traduttivo-interpretativo senza seguire alcun filo di Arianna. Quindi ancora un po’ di pazienza.

Ora passiamo alle tariffe interpreti! Presupposto numero uno: il lavoro dell’interprete è sottovalutato. Ma sì, basta sapere le lingue e un po’ di cultura generale. Spoiler, non è così semplice. Spesso si vedono sul mercato tariffe interpreti inferiori a quelle corrette, come in ogni lavoro c’è sempre qualcuno che vuole approfittarsene. E per i più inesperti qualche esperienza e soldini in più fanno sempre comodo. Ma non funziona così. Come per la traduzione, le tariffe interpreti variano a seconda di alcuni fattori. Abbiamo, come già accennato, l’interpretariato consecutivo, Chuchotage, di trattativa, simultaneo.

I prezzi si aggirano attorno ai €100 all’ora, dipende anche dalla durata, dagli accordi stipulati, dai servizi offerti, dalla distanza…

  • La distanza? Gli interpreti sono dei lavoratori un po’ nomadi talvolta, sempre pronti a spostarsi. Questo non significa che usino il teletrasporto, soprattutto se parliamo di nazioni e continenti diversi! Passiamo poi ai fatti: più una lingua è comune a un numero elevato di parlanti, più interpreti ci potrebbero essere sul mercato. Meno costerà quindi un servizio di interpretariato. E viceversa.
  • Arriviamo alla parte divertente… L’argomento! Dovete sapere che gli interpreti non smettono mai di studiare, c’è sempre qualcosa di nuovo da sapere e, soprattutto nelle fiere, terminologie specifiche e dettagliate che non avresti mai pensato di incontrare. Sapevi che, solo in Italia, esistono una ventina di varietà di ciliegie?

Capirai quindi che parlare di moda, dispositivi medici, letteratura, agricoltura non richiede le stesse preparazioni e conoscenze.

Sopra abbiamo parlato anche delle hostess congressuali multilingue. Praticamente sponsor e immagine di un’azienda durante una fiera, si occupano di organizzare, gestire, parlare, coinvolgere, aiutare senza poter cedere alla stanchezza. E senza poter cedere alla tentazione di togliersi i tacchi e camminare scalze! Ovviamente ogni agenzia e/o lavoratore libero professionista utilizza tariffe interpreti differenti, ma noi volevamo darti una linea su cui orientarti.

 

Come scegliere un’ agenzia di traduzione?

Vuoi lanciare il tuo business anche all’estero, espanderti e attrarre clienti internazionali? Direi che se sei arrivato/a fin qua la risposta è sì. Un’agenzia di traduzione è sempre utile se non necessaria in questi casi.

  • Ti può aiutare ad attirare clienti dall’estero, che sia in Europa o in altri continenti.
  • Ti può consigliare su come trasmettere il vostro messaggio, come rendere interessante la vostra immagine a culture diverse.

Perché diciamocelo, si tratta anche di questo. L’immagine è una delle prime cose che si notano e ogni cultura, paese, comunità ha i propri interessi. Il mondo è bello perché è vario. E chi siamo noi per negarlo!

Quindi, come scegliere l’agenzia di traduzione che fa al caso tuo? Con l’avanzare degli anni, e di Internet, sono sempre più numerose le offerte sul mercato, ma, come già accennato, ogni agenzia potrebbe offrire tariffe e servizi diversi. Primo passo: trovare agenzie che offrano servizi di traduzione nelle lingue di interesse. I traduttori professionisti operano principalmente su documenti da una lingua A, di cui hanno un livello di conoscenza elevato, verso la loro lingua madre. Per quanto esperti, studiati, aggiornati, anche il traduttore studioso con più certificazioni avrà sempre un livello leggermente inferiore a un traduttore madrelingua, che conosce ogni cavillo del proprio idioma. Quindi se ti trovi di fronte ad agenzie con prezzi inferiori ma senza traduttori madrelingua, sappi che potresti poi pentirtene, non trasmettendo la giusta immagine all’estero.

Altro fattore importante: assicurati che ci sia un processo di revisione dei documenti tradotti, passaggio fondamentale in traduzione. Non si tratta di inefficienza o incapacità del traduttore, ma è un passaggio del processo stesso, per controllare la resa del testo nella lingua target, verificare che sia fedele alla sorgente ed evitare contaminazioni linguistiche.

Ogni agenzia è ferrata sull’argomento, conosce il proprio mestiere e ti aiuterà ad orientarti. Le agenzie di traduzione mostrano anche i calcoli delle tariffe per i vari servizi, fornendo preventivi dettagliati per tipologia di servizio scelta.

Verifica che sia garantita la riservatezza dei dati sensibili, tramite un Accordo. Ancora, orientati verso agenzie che trattano gli argomenti di tuo interesse. Direi che traduttori specializzati in antiquariato o flora amazzone non siano i più indicati se sviluppi nanotecnologie.

Controlla i tempi di consegna: per quanto invitante un’agenzia che offre tempi brevissimi, ricorda che ci vuole tempo per tradurre documenti, informarsi, rendere i modi di dire, i riferimenti culturali, non avvalendosi di traduttori automatici… Solitamente un’agenzia di traduzione offre servizi di circa una quindicina massimo di pagine al giorno, anche lì le tariffe cambiano, bisogna valutare gli altri impegni dell’agenzia e via dicendo. Sicuramente diffidate di chi promette cento pagine in cinque giorni. Anche ci fosse un’equipe, questa dovrebbe confrontarsi continuamente per tradurre in maniera omogenea e poi revisionare il tutto. I traduttori non sono macchine e consigliamo di prediligere la qualità alle tempistiche o al prezzo. Per quanto Google traduttore sia comodo, rapido ed economico, il mestiere del traduttore esiste per un motivo. Il tempo, d’altro canto, è denaro.

 

Quali sono le qualità vincenti di un traduttore professionale?

 

“Cosa fai nella vita?” “Sono un traduttore” “Ah… sembra un hobby carino. Come lavoro invece?”. Forse inutilmente ribatteremo che la professione del traduttore non è un hobby, non solo almeno. I pochi che riescono a svolgere un lavoro che li appassiona potranno capire come divertimento e lavoro non siano due concetti totalmente opposti. Ci vuole passione, pazienza e dedizione per arrivare a fare il lavoro che si ama. Il traduttore professionista spesso è un amante delle lingue, delle varie culture, della bellezza delle parole… e anche delle sfide. Ovviamente per essere un esperto in traduzione ci vogliono studio, una preparazione professionale e voglia di imparare sempre cose nuove. Ma che qualità deve avere un traduttore professionale? Basta la passione e saper ordinare due parole in una frase? O si tratta di un mestiere più complesso di così? Cosa cercano in te le agenzie di traduzione italiane o estere?

 

Le skill che un traduttore professionale dovrebbe possedere o sviluppare 

Numero uno. Conoscenza delle tecniche di traduzione e della professione del traduttore. Per diventare un traduttore professionista bisogna effettivamente essere esperto in traduzione. Guarda, non me lo aspettavo proprio… Mai dare nulla per scontato dico io. Per conoscere il labirinto traduttivo si affrontano diversi percorsi, non tutti uguali. Scuole di traduzione, università, corsi post-laurea e così via. Ci vogliono dedizione e apertura mentale per imparare a tradurre. Bisogna saper muoversi tra una lingua e l’altra, tra una cultura e l’altra senza inciampare a metà. Basti pensare che è un po’ come avere due scarpe diverse con i lacci annodati insieme. Non è facile camminare così. Figuriamoci correre. Bisogna saperle snodare e non barcollare nonostante siano due calzature diverse. 

Ciò ci fa capire che ci vuole anche esperienza e conoscenza profonda delle lingue. Quindi, conoscenza culturale, linguistica, idiomatica della lingua di partenza e di quella di arrivo. Un percorso lungo che non termina mai, quindi armatevi di pazienza e passione. Perché? Perché per lavorare con le lingue, la traduzione e le culture non si finisce mai di imparare. Bisogna sempre essere aggiornati sulla cultura generale e su quella specifica dei paesi per cui si lavora. La curiosità è un ingrediente non da poco… Aggiungiamo anche un pizzico di capacità di orientamento tra le giuste fonti da cui aggiornarsi, che siano nazionali o locali. E soprattutto, orientarsi per trovare i clienti giusti, le offerte traduttive imperdibili, perché non sempre saranno gli altri a correre verso un traduttore professionista. 

 

E i clienti come si trovano allora? Come posso creare una clientela costante?

Ecco, un altro fattore è sicuramente “l’amabilità”. Non basta saper tradurre. Non basta sapere le lingue. Devi saper vincere i clienti, vendere bene i tuoi servizi, renderli appetibili al pubblico. E poi… come per tutti i clienti bisogna tenerseli stretti. Come? Assecondarli sicuramente aiuta. Nel limite del possibile ovviamente, la traduzione ha dei limiti di elasticità. Insomma, essere flessibili sapendo imporre e stabilire dei limiti. La flessibilità è davvero fondamentale, sia nell’atto traduttivo in sé, sia nella relazione con i clienti. Come ho già detto, un traduttore professionale sa varcare i confini linguistico culturali, sembra quasi malleabile, si allunga, si contorce, rimescola, come fosse pongo, finché non trova forma e contenuti giusti. 

Associata alla capacità di adattamento e trasferimento linguistico-culturale, in un traduttore professionale si deve trovare la competenza di problem solving. La professione del traduttore richiede di sapere lavorare sotto stress e in mezzo a mille nodi da sciogliere. Ci saranno sempre innumerevoli paletti linguistici, è una delle cose belle del mondo, la presenza di diverse storie linguistiche che hanno portato allo sviluppo di impliciti comunicativi diversi. Fare il traduttore professionista è divertirsi così, the language nerds. Spostarsi da una lingua all’altra vuol dire cambiare anche personalità, punto di vista. Proprio per questo un’altra qualità vincente è la creatività. Agenzie di traduzione italiane o estere dovranno cercare traduttori professionisti che sappiano spaziare nella loro mente e negli universi linguistici per ricreare testi coerenti alla lingua di partenza e adatti a quella di arrivo. Ovviamente un esperto in traduzione saprà capire che tipo di testo sta trattando e agire di conseguenza: un testo giuridico, una poesia, un romanzo…

 

Hai paura di impazzire tra le varie identità culturali? Temi che fare il traduttore professionista non faccia per te?

Allora, ovviamente impazzirai… ma non di follia, perché se decidere di essere un traduttore professionista vorrà dire essere innamorato di quello che fai, o non potrai lavorare con efficienza e successo. Ma, per evitare il rischio di pazzia, per diventare un esperto in traduzione dovrai essere munito di autoconsapevolezza. Autoconsapevolezza delle tue capacità, dei limiti “umani” di traduzione, delle tempistiche, del valore del tuo lavoro. E, di conseguenza, fondamentale la gestione del tempo e dello stress, ricordarsi che non si è macchine, e che il cervello ha bisogno di aria, pause e cura per lavorare bene. 

 

Per concludere, un traduttore professionista ha bisogno di competenze personali abbastanza ampie e importanti per svolgere efficientemente la professione del traduttore. Bisogna essere aperti mentalmente e alle sfide, amare ciò che si fa. Ovviamente non serve solo quello, l’abbiamo visto, ma se imparerai a conciliare le tue capacità lavorative con le tue qualità personali sia nella stesura del lavoro sia nel trattare coi clienti, sarai sulla buona strada. Le agenzie di traduzione italiane dovrebbero cercare dei lavoratori seri e flessibili, magari un po’ folli magari, che sappiano amare il proprio lavoro. E tu? Hai le qualità necessarie? Hai la grinta giusta? Sei pronto a metterti in gioco?

Verbavox Translations di Ilaria Menchini_Hostess Fiera Parigi

Interprete per fiere: come sceglierlo e dove cercarlo

Hai mai sentito parlare della figura dell’ interprete per fiere? Se la risposta è no, non preoccuparti: siamo qua per chiarirti le idee!

Cosa fa un interprete per fiere

Innanzitutto, è importante ricordare che non basta la conoscenza di almeno due lingue per rendere qualcuno adatto a svolgere questa preziosissima mansione. Da Verbavox, scegliamo solo personale qualificato, che mette il cuore in tutto ciò che fa ed è in grado di immergersi nel tuo brand e fare da ponte tra te e i tuoi lead. 

Quando entri in contatto con un pubblico internazionale, devi sempre tenere in conto delle differenze culturali oltre a quelle linguistiche: un interprete per fiere che si rispetti, ha una formazione alle sue spalle che gli consente di annientare queste barriere e di adottare un approccio empatico nei confronti del tuo cliente. 

Un interprete per fiere si pone come intermediario tra te e i tuoi lead stranieri, traducendo i vostri discorsi aiutandoti così a comunicare nel modo più efficace possibile con i tuoi contatti internazionali. Un interprete per fiere sarà la tua voce: conoscerà tutta la terminologia necessaria affinché il messaggio veicolato sia chiaro e rappresenti a pieno il tuo brand, adattandolo però alle specificità culturali del tuo interlocutore. 

Formiamo i nostri esperti interculturali con cura prima di mandarli al supporto della tua impresa: non ci sogneremmo mai di assegnarti una hostess fiera MIDO che non se ne intenda di occhialeria o una hostess fiera EICMA che non abbia dimestichezza con il settore motociclistico.

L’importanza dell’interprete per fiere

Una fiera internazionale è l’occasione perfetta per far conoscere il tuo brand a livello globale, assieme ai suoi principi e valori. Non puoi permetterti di arrivare impreparato: la concorrenza è dietro l’angolo! 

Se vuoi il meglio per la tua impresa, e che quest’ultima faccia una buona impressione sulla scena internazionale, affidarti a degli esperti interculturali multilingue è la cosa migliore per favorire la tua immagine di marca. L’interprete per fiere non deve solo conoscere alla perfezione la lingua del tuo interlocutore. Le qualità che vengono richieste a un interprete per fiere spaziano molto:

  • Si dovrà immergere a pieno nel tuo brand, mediante una previa formazione ad hoc sui tuoi prodotti e servizi;
  • È un esperto nella scelta delle parole giuste da impiegare quando traduce i tuoi discorsi;
  • Conosce alla perfezione la terminologia specifica che contraddistingue il tuo operato;
  • Conosce la cultura del tuo interlocutore come le sue tasche e sa come entrare in sintonia con i tuoi lead;
  • Ti farà fare un figurone a livello internazionale.

Cerchi una hostess fiera MIDO per il prossimo celebre evento di occhialeria? Oppure una hostess fiera EICMA se operi nel settore motociclistico? Hai bisogno dell’appoggio del nostro personale multilingue per il prossimo evento dell’anno? Contattaci ora.

Requisiti di un interprete per fiere

Le figure dell’ interprete per fiere e della hostess per fiere sono caratterizzate da un’estrema professionalità nel settore interculturale e multilingue e si contraddistinguono per la loro innata passione per la comunicazione internazionale. 

Credi che qualsiasi persona con un minimo di conoscenza linguistica possa operare efficacemente come interprete per fiere? Sei sulla strada sbagliata: Per Verbavox, è estremamente importante che l’esperto multilingue affidato alla tua impresa rispetti una serie di requisiti di formazione e professionalità indispensabili allo svolgimento della mansione. 

Verbavox seleziona, mediante una serie di scrupolosi casting, i migliori professionisti nel settore che sappiano come far brillare il tuo brand sui mercati esteri. L’ interprete per fiere perfetto, oltre ad avere un elevatissimo background nel settore linguistico, si immerge nella cultura dei tuoi lead facendoli sentire a casa, ma non solo: riceve una formazione meticolosa sui principi e valori del tuo brand, trasmettendoli nel modo più accurato possibile ai tuoi clienti mediante l’utilizzo della terminologia più adeguata e adatta al contesto. 

Una hostess fiera MIDO, ad esempio, deve intendersene di occhialeria per poter garantire al cliente risultati concreti, non trovi? Lo stesso vale per le hostess fiera EICMA: non puoi garantire una comunicazione efficace tra brand e cliente, se non conosci il settore di riferimento; le conoscenze nell’ambito motociclistico sono, in questo caso, fondamentali. Un perfetto interprete per fiere è in grado di apportare un perfetto connubio tra professionalità ed empatia multiculturale alla tua comunicazione multilinguistica, fungendo letteralmente da ponte tra te e i tuoi potenziali clienti.

Quanto costa un interprete per fiere

Il costo del nostro servizio di interpretariato per fiere dipende da una serie di fattori. In primo luogo, se alla mansione di interprete si affianca quella di hostess da fiera, e quindi il professionista in questione si occupa anche di incarichi quali la presa contatti e l’assistenza al cliente, allora il tipo di remunerazione sarà differente. 

Inoltre, bisogna tenere in conto che ogni paese ha leggi e regolamenti diversi: va da sé che il salario minimo di un determinato paese influisce in modo significativo sul costo del servizio. Anche la combinazione linguistica richiesta ha un certo peso in materia di costi: vi sono lingue più o meno conosciute, e questo inevitabilmente influisce sul prezzo finale. Inoltre, ogni tipo di prodotto e/o servizio richiede un tipo di formazione previa differente. 

Hai intenzione di partecipare alla rinomata fiera di occhialeria di Milano e ti serve una hostess fiera MIDO qualificata in questo specifico ambito di specializzazione? Oppure stai cercando una hostess fiera EICMA per la altrettanto celebre esposizione del settore a due ruote? Per Verbavox, la formazione previa degli interpreti e hostess per fiere è il punto chiave per garantire il successo del tuo brand: come puoi immaginare, a seconda del tipo di prodotto e/o servizio che intendi offrire ai tuoi clienti, l’impegno richiesto al nostro personale sarà differente. Vuoi saperne di più sui costi implicati? Contattaci subito, oppure sfrutta il nostro preventivatore istantaneo direttamente dal nostro sito

Come scegliere un interprete per fiere

La specializzazione è il punto focale che distingue i professionisti di Verbavox da quelli di ogni altra agenzia. Come già menzionato in precedenza, è nostra premura assegnarti gli interpreti e hostess per fiere più adatti a te, a seconda dei prodotti e servizi che offri al mercato. 

Se il tuo ambito di specializzazione è il settore motociclistico e intendi esporre i frutti del tuo lavoro alla fiera EICMA di Milano, avrai modo di scegliere un/a hostess fiera EICMA che più conosce la tua fetta di mercato e che saprà procurarti risultati tangibili. Possiedi un brand di occhialeria e vuoi farti conoscere nella fiera MIDO? 

Stesso procedimento: troveremo l’Hostess fiera MIDO più adatto, e la formeremo ulteriormente in modo che possa offrirti un servizio personalizzato e adattato alle specificità dei prodotti che vendi. 

Vi sono agenzie di hostess per fiere che assegnano il loro personale senza formarlo previamente sulle caratteristiche e particolarità dei prodotti del cliente: diffida del loro operato, gli interpreti e hostess per fiere di Verbavox si distinguono per la loro abilità di armonizzare alla perfezione le loro conoscenze linguistiche e culturali con le unicità del tuo brand attraverso una formazione ad hoc.

SEO internazionale per sito multilingue

SEO internazionale per sito multilingue: come piacere al dio Google?

In questo mondo super connesso, come piacere al dio Google per migliorare il posizionamento su Google del proprio sito internet multilingue?

Da Verbavox, abbiamo deciso di avvicinarci ad ambiti trasversali alla traduzione ma sempre in linea col nostro obiettivo ultimo: l’internazionalizzazione delle imprese!

Oggi, vogliamo condividere con te l’ABC dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, con un articolo facile da digerire, e speriamo utile. Era da tanto che volevamo fare luce sull’argomento SEO e lo abbiamo fatto intervistando un professionista, esperto nel campo. 

Gianmarco è consulente SEO presso un’agenzia in provincia di Fermo di giovani ragazzi che hanno (letteralmente!) talento da vendere.

 

Verbavox Translations: 

Ciao Gianmarco, grazie per la tua disponibilità. Cominciamo dalle basi: che cos’è la SEO? E quali sono i vantaggi di un buon posizionamento su Google di un sito multilingue? 

La SEO (Search Engine Optimization) è l’arte di aumentare la visibilità di un’azienda sui motori di ricerca, prevalentemente su Google. Il traffico che verrà generato sarà in target con il prodotto/servizio venduto: ciò per fare in modo di attrarre un flusso di utenti realmente interessato e che possa generare conversioni (vendite) verso il nostro sito multilingue. 

 

Verbavox Translations: 

In quanto agenzia di traduzione, la domanda è lecita: come procedere con la SEO internazionale di un sito multilingue da tradurre in più lingue?

Per prima cosa? Evitare come la peste Google Traduttore. Per alcuni potrà sembrare una risposta scontata, ma ti assicuro che purtroppo sono ancora moltissimi a credere di poter risparmiare con Google Traduttore e ottenere un lavoro pressoché decente. Sfatiamo seduta stante questo mito. Google Traduttore è il nemico numero uno di un brand e del posizionamento su Google di un sito multilingue e non.

 

La creazione di contenuti SEO parte dalla qualità. Pertanto, la scrittura SEO va assolutamente delegata a un professionista che conosca alla perfezione la cultura e la lingua verso la quale tradurre.

 

Perché tradurre con Google Traduttore sarebbe deleterio per un buon posizionamento su Google di un sito multilingue? Semplicemente perché, al di là dell’algoritmo e dell’indicizzazione, la conversione finale avviene per mano dell’utente che dovrà essere in grado di percepire il valore di quanto letto e del prodotto/servizio offerto.

 

Verbavox Translations: 

Che cosa significa per un’azienda avere un’ottima SEO?

Per un’azienda, avere un ottimo posizionamento su Google grazie a una strategia SEO internazionale strutturata significa intercettare un pubblico che ha già espresso la volontà di cercare un dato prodotto o servizio. 

 

Di conseguenza, il tasso di conversione che avremo sarà sicuramente più alto rispetto, ad esempio, a lanciare una sponsorizzata sui social, in cui il soggetto non ha espresso alcuna volontà ma naviga a mero scopo ludico durante il proprio tempo libero. Vero è che anche sui social è possibile targettizzare il pubblico da colpire; tuttavia, in quel momento, il soggetto in questione non ha espresso alcuna volontà di visualizzare la sponsorizzata dunque le probabilità di conversione potrebbero non essere altrettanto elevate come quelle ottenute con un buon posizionamento di un sito multilingue su Google per le parole chiave più ricercate dal tuo target.

 

Verbavox Translations: 

Come funziona l’algoritmo di Google? 

Sono oltre 200 i fattori che determinano il posizionamento di un sito web. Inoltre, il reale funzionamento dell’algoritmo di Google non è di dominio pubblico. Trattasi, probabilmente, di uno dei misteri irrisolti e più controversi degli ultimi decenni. Pertanto, la SEO non è una scienza esatta e matematica.

 

Diversi sono i tentativi da cui partire per poter posizionare un sito multilingue per le parole chiave (keyword) rilevanti per l’azienda. Chiaro è che per ottenere risultati tangibili l’esperienza la fa da padrona. Così come l’utilizzo di software di supporto al professionista. 

 

Verbavox Translations: 

Come fa questo motore a distinguere tra siti di bassa qualità e siti autorevoli? 

Per capire come funziona il posizionamento su Google, a mio avviso è necessario innanzitutto specificare che la SEO si divide in due sottocategorie: 

  • SEO on-site 
  • SEO off-site

 

La SEO on-site che comprende tutto ciò che rientra nella struttura del sito, i contenuti, i link interni, le categorie e molto altro… Tutte variabili comunque sulle quali possiamo intervenire direttamente all’interno del sito multilingue in questione.

La SEO off-site che consiste invece in tutti quei segnali esterni prodotti che rimandano al sito stesso come menzioni, link o banner in altri siti web, presenza su directory di qualità e via dicendo.

 

Questi due fattori, insieme, determinano il valore di un sito agli occhi di Google. Cosa che un tempo era definita con il nome di “page rank”. Un sito multilingue di qualità avrà dunque la possibilità di posizionarsi per molte più parole chiave e in maniera più semplice rispetto a un sito di scarsa qualità.

 

Verbavox Translations: 

Errori madornali da evitare per un buon posizionamento su Google? 

Senza alcun dubbio, il primo grande errore è non curare abbastanza il proprio sito internet a livello SEO. Che significa in soldoni? Non prestare abbastanza attenzione alla qualità dei contenuti (che andrebbero generati a monte prima di mandare il sito online) e a un’alberatura correttamente strutturata del sito multilingue. 

 

In secundis, e ancora più importante, MAI MAI MAI sviluppare una SEO off-site fai-da-te. I rischi di quest’ultima, è che il nostro sito multilingue venga penalizzato da uno degli algoritmi di Google per il controllo e che, pertanto, nel caso peggiore, perda tutto il traffico generato nel tempo e i relativi posizionamenti delle chiavi. Pochissime saranno le possibilità di recuperare un sito multilingue dopo una penalizzazione algoritmica o, peggio ancora, manuale. Oltre all’algoritmo, è importante sapere che esistono delle specifiche figure professionali preposte al controllo della qualità dei siti web, chiamati Quality Rater. 

 

Verbavox Translations: 

E quindi, cosa fare per piacere al nostro dio Google e migliorare il posizionamento su Google di un sito multilingue?

Un’ottima strategia SEO internazionale, generalmente, non nasce quando il sito è già online. Andrebbe studiata a monte durante la creazione del sito. Sicuramente, occorre effettuare una ricerca di parole chiave nell’area semantica nella quale opera l’azienda. Una volta evidenziate le parole chiavi da aggredire, si procede nella creazione della struttura e, se necessario, di un piano editoriale per intercettare le richieste degli utenti. 

 

Prodotto e tradotto tutto il materiale di base necessario, andrà sviluppato nel tempo un secondo piano editoriale che accompagnerà la vita di tutto il sito e lo aiuterà a migliorare il posizionamento su Google. Nell’ideale, si consiglia di rispettare una frequenza di pubblicazione definita per mostrare al motore di ricerca l’attività del sito multilingue e per implementare mano mano nel tempo le parole chiave che porteranno a un aumento del traffico organico.

 

Nell’arco di questo processo, se necessitiamo di traffico immediato per ottenere conversioni rapide, possiamo servirci di Google Ads, ovvero la possibilità di effettuare delle sponsorizzate su determinate parole chiave e che avranno un costo definito per ogni clic (CPC – cost per click). Questo ci permetterà di raggiungere, presumendo di aver svolto un lavoro corretto, le prime posizioni tramite annunci a pagamento. 

 

Verbavox Translations: 

E se un sito esiste da tempo immemore, come mantenere un buon posizionamento su Google? 

Il fatto che un sito esista da molto tempo non significa nulla. 

 

Ciò che conta è che il sito, nel tempo, può aver ottenuto un profilo backlink di valore che permette un posizionamento delle parole chiave in modo più rapido, a condizione che la SEO on-site sia stata effettuata a dovere. Nel caso contrario, questo step perde di ogni utilità.

 

Il mantenimento del posizionamento su Google è dato da una buona SEO on-site e da un aggiornamento periodico dei contenuti, per piacere all’algoritmo Google Freshness. 

 

Verbavox Translations: 

I social media influiscono sul posizionamento su Google di un sito multilingue? Ce ne sono alcuni che influiscono più di altri?

Seppur indirettamente, sì. Possiamo dire che i social influiscono sul posizionamento su Google di un sito internet. Produrre segnali dai social è a tutti gli effetti un’operazione off-site che aumenta l’impatto del brand e ne favorisce la ricerca. 

 

No, non ci sono social più influenti di altri. Ciò che conta sono le interazioni e le condivisioni ottenute. 

 

Verbavox Translations: 

Essendo ormai in confidenza, vuoi svelare ai nostri lettori l’unico vero ingrediente segreto per conquistarsi l’amore del dio Google? 

L’unico vero ingrediente per fare la differenza è la professionalità. No all’improvvisazione o al fai da te. Lavorare sul sito multilingue con costanza fornendo contenuti di valore è l’unica soluzione per ottenere un buon posizionamento su Google.

 

Ringraziamo di cuore Gianmarco per il tempo che ci ha dedicato e per le sue chiarissime spiegazioni. Hai altre domande per lui o per noi? 

Commenta il post oppure scrivici all’indirizzo: [email protected]

Translations agencies delete translators

10 motivi per cui le agenzie di traduzione possono depennarti dal loro database

Un traduttore di testi non dipende sempre e comunque dalle agenzie di traduzione: esistono alcuni traduttori freelance che riescono a farsi pubblicità da soli, senza appoggiarsi ad altri, creando così il proprio network di clienti. Tuttavia, si tratta di casi abbastanza rari: delle agenzie di traduzione valide e affidabili sono generalmente un ottimo trampolino di lancio per i neofiti del mestiere, oltre che un aggancio utile e un rifugio sicuro per i traduttori più “navigati”. Tutto questo per dire che è meglio evitare di commettere passi falsi e di farsi rimuovere dai database delle agenzie di traduzione per cui vorremmo collaborare o per le quali, magari, abbiamo già effettuato delle traduzioni. 

Quali sono i 10 motivi per cui le agenzie di traduzione tendono a depennare un traduttore dalla lista dei collaboratori? Talvolta è avvisare sugli errori da NON commettere, piuttosto che elencare i comportamenti più virtuosi da adottare.  

 

MOTIVO: ASSENZA DI TALENTO 

Sembrerà una banalità, ma il fatto di essere dei traduttori professionisti non significa necessariamente essere dei buoni traduttori di testi. Anche tra coloro che hanno effettuato studi specifici e che hanno maturato anni di esperienza, c’è chi è meno competente di altri. Come si valuta la competenza di un traduttore di testi? Le agenzie di traduzioni, abituate ad avere a che fare con moltissimi traduttori di testi, sanno riconoscere meglio di chiunque altro se un aspirante collaboratore ha talento da vendere. Con una breve prova di traduzione, possono infatti valutare sin da subito se un traduttore è rapido, preciso e se possiede spiccate doti traduttive. La mancanza di talento, per quanto si tratti di un criterio più o meno soggettivo e generalmente applicabile a quasi tutti gli ambiti lavorativi, è probabilmente il primo motivo per cui si rischia di essere depennati dalla lista dei contatti delle agenzie di traduzione. 

 

MOTIVO: RITARDO

Esattamente come nella vita, anche nel lavoro il ritardo è difficilmente tollerato, specie quando si tratta di ritardo nelle consegne. Le agenzie di traduzione lavorano con una serie di clienti che si aspettano, giustamente, di ricevere la traduzione dei documenti affidati nei tempi impartiti e secondo i termini di consegna stabiliti alla conferma del progetto. È quindi altamente improbabile che un traduttore di testi incurante delle scadenze e solito consegnare il suo elaborato in ritardo rispetto agli accordi venga richiamato da quell’agenzia di traduzione a cui potrebbe potenzialmente non solo aver perdere un buon cliente ma anche arrecato un danno economico e di immagine. 

 

MOTIVO: IMPRECISIONE

Un traduttore di testi, per essere un buon traduttore, deve essere preciso e rigoroso, non solo nella traduzione, ma anche nella revisione del proprio elaborato. Le agenzie di traduzione possono sentirsi legittimate a depennare dalle proprie liste un collaboratore che consegna elaborati pieni di refusi, che una revisione attenta avrebbe fatto balzare agli occhi, e di errori, dettati molto spesso dalla fretta e dalla distrazione. Senza contare che l’imprecisione comporta spesso problemi di coerenza, confusione e, a volte, problemi di comprensione, come nel caso di termini tecnici del testo di partenza tradotti ogni volta con termini diversi nel testo di arrivo. 

 

MOTIVO: APPROSSIMAZIONE 

L’approssimazione è un altro grande nemico del traduttore di testi, che può avere conseguenze più gravi di quanto ci si possa immaginare.

Ammettiamo per esempio che un’agenzia di traduzione affidi a un suo collaboratore la transcreazione dello slogan pubblicitario di un prodotto creato in un determinato Paese, ma destinato a dei consumatori provenienti da un contesto culturalmente molto diverso. Tradurre documenti del genere in maniera badando alla grammatica e allo stile e controllando eventuali refusi, non sarà sufficiente. Bisognerà che il traduttore di testi, nel caso di una transcreazione di uno slogan pubblicitario faccia delle ricerche di mercato approfondite sul Paese d’arrivo: usi e costumi, gusti, cosa può essere considerato di cattivo gusto, ecc.

Cosa accade invece se si è approssimativi? Quando si è fortunati, la transcreazione non sarà stata eseguita e il testo prodotto apparirà come una traduzione goffa o incomprensibile. Quando invece le cose vanno male, la traduzione resa potrebbe rivelarsi offensiva e irrispettosa e andare a danneggiare gravemente l’immagine del cliente che intendeva soltanto vendere il proprio prodotto a quel determinato gruppo di consumatori. Anche in questo caso, il traduttore di testi non dovrà sorprendersi se l’agenzia di traduzione che gli ha affidato il lavoro non lo richiamerà MAI più. 

 

MOTIVO: FINTA PREPARAZIONE IN UN DETERMINATO SETTORE

Un traduttore specializzato in un determinato ambito non è necessariamente preparato in un altro settore specifico. Passare, per esempio, dalla narrativa a un libretto di istruzioni è tutto fuorché facile.

Dato quindi che le diverse tipologie testuali richiedono differenti routine linguistiche e diverse conoscenze, è importante che il traduttore di testi non si improvvisi esperto in un ambito in cui non lo è affatto. Ne va della sua credibilità! Anche se la tentazione di lavorare e quindi di guadagnare di più è allettante, se si è abituati a tradurre testi di medicina, non ci si può improvvisare traduttori di documenti legali.

Di fronte all’impreparazione del collaboratore, che si offre per traduzioni che non è in grado di gestire o che accetta lavori che non gli competono, le agenzie di traduzione non potranno che rimuoverlo dai propri contatti. 

 

MOTIVO: MANCATO RISPETTO DELLE INDICAZIONI

Un traduttore di testi non deve poi mai prendere l’iniziativa di andare contro le indicazioni fornite dalle agenzie di traduzioni al momento dell’assegnazione del progetto.

Senza andare a prendere l’esempio estremo di termini tradotti diversamente da come richiesto, anche il mancato rispetto delle indicazioni di impaginazione e formato potrebbe costargli più di quanto non è disposto a perdere! Un traduttore professionista deve quindi imparare a prestare ascolto a quelle che sono le esigenze e le richieste dei suoi committenti.

 

MOTIVO: ASSENZA DI ABILITÀ REDAZIONALI 

Per essere un buon traduttore non basta conoscere alla perfezione la lingua di partenza e la lingua di arrivo, ma bisogna avere anche delle ottime doti redazionali. Una traduzione infatti, pur essendo tale, deve dare l’idea di un testo naturale ed essere fluida, come se fosse stata redatta direttamente nella lingua di arrivo.

Di fronte a un testo tutt’altro che scorrevole, che calca sia la struttura che i vocaboli del testo di partenza, le agenzie di traduzione non potranno fare altro che fare appello a un altro collaboratore. 

 

MOTIVO: IRREPERIBILITÀ

Anche questo motivo sembrerà banale, ma è comunque importante segnalarlo.

Ci sono traduttori che scompaiono e che si rendono irreperibili con i clienti, con i project manager che gestiscono il progetto di traduzione e con le agenzie di traduzione che li hanno contattati. La comunicazione è invece fondamentale, in ogni fase della traduzione.

È importante che il traduttore sia sempre reperibile, perché potrebbero esserci delle modifiche da apportare al testo o delle nuove informazioni riguardo ai termini di consegna. Da quando il testo gli viene affidato a quando deve essere restituito, il traduttore deve essere sempre a disposizione. 

 

MOTIVO: MANCANZA DI AUTOCRITICA

La mancanza di autocritica, che spesso sfocia in una certa arroganza, è un altro motivo per cui le agenzie di traduzione potrebbero decidere di non rivolgersi più un certo traduttore, indipendentemente dal suo talento.

Nessuno è perfetto, neanche il migliore dei professionisti.

È quindi importante accettare le critiche, i feedback negativi e fare autocritica, rendendosi conto che non si può essere sempre d’accordo su tutto.

 

10° MOTIVO: DILETTANTISMO

Traduttori non si nasce, si diventa. E lo si diventa tramite studi specifici, ricerca e formazione. Le agenzie di traduzione, quindi, non possono in alcun modo permettersi di fare appello a dei dilettanti o a dei traduttori improvvisati.

Nel caso in cui un collaboratore si rivelasse tale e non fosse il professionista che diceva di essere o che l’agenzia di traduzione stesse cercando, sarà depennato quindi senza troppi indugi. 

 

Quelli riportati qui sopra sono solo alcuni dei motivi che possono portare un’agenzia di traduzione a decidere di non fare più ricorso ai servizi offerti da taluni traduttori di testi. Certamente, il discorso vale anche nell’altro senso, partendo dal presupposto che le agenzie di traduzione siano esse stesse serie e affidabili. 

 

Un consiglio ai traduttori o agli aspiranti tali: fate attenzione a essere sempre irreprensibili!

Agenzie di traduzione

10 motivi per cui le agenzie di traduzione potrebbero depennarti dal loro database

Un traduttore di testi non dipende sempre e comunque dalle agenzie di traduzione: esistono alcuni traduttori freelance che riescono a farsi pubblicità da soli, senza appoggiarsi ad altri, creando così il proprio network di clienti. Tuttavia, si tratta di casi abbastanza rari: delle agenzie di traduzione valide e affidabili sono generalmente un ottimo trampolino di lancio per i neofiti del mestiere, oltre che un aggancio utile e un rifugio sicuro per i traduttori più “navigati”. Tutto questo per dire che è meglio evitare di commettere passi falsi e di farsi rimuovere dai database delle agenzie di traduzione per cui vorremmo collaborare o per le quali, magari, abbiamo già effettuato delle traduzioni. 

 

Quali sono i 10 motivi per cui le agenzie di traduzione tendono a depennare un traduttore dalla lista dei collaboratori? Talvolta è avvisare sugli errori da NON commettere, piuttosto che elencare i comportamenti più virtuosi da adottare.  

MOTIVO: ASSENZA DI TALENTO 

Sembrerà una banalità, ma il fatto di essere dei traduttori professionisti non significa necessariamente essere dei buoni traduttori di testi. Anche tra coloro che hanno effettuato studi specifici e che hanno maturato anni di esperienza, c’è chi è meno competente di altri. Come si valuta la competenza di un traduttore di testi? Le agenzie di traduzioni, abituate ad avere a che fare con moltissimi traduttori di testi, sanno riconoscere meglio di chiunque altro se un aspirante collaboratore ha talento da vendere. Con una breve prova di traduzione, possono infatti valutare sin da subito se un traduttore è rapido, preciso e se possiede spiccate doti traduttive. La mancanza di talento, per quanto si tratti di un criterio più o meno soggettivo e generalmente applicabile a quasi tutti gli ambiti lavorativi, è probabilmente il primo motivo per cui si rischia di essere depennati dalla lista dei contatti delle agenzie di traduzione. 

MOTIVO: RITARDO

Esattamente come nella vita, anche nel lavoro il ritardo è difficilmente tollerato, specie quando si tratta di ritardo nelle consegne. Le agenzie di traduzione lavorano con una serie di clienti che si aspettano, giustamente, di ricevere la traduzione dei documenti affidati nei tempi impartiti e secondo i termini di consegna stabiliti alla conferma del progetto. È quindi altamente improbabile che un traduttore di testi incurante delle scadenze e solito consegnare il suo elaborato in ritardo rispetto agli accordi venga richiamato da quell’agenzia di traduzione a cui potrebbe potenzialmente non solo far perdere un buon cliente ma anche arrecare un danno economico e di immagine

MOTIVO: IMPRECISIONE

Un traduttore di testi, per essere un buon traduttore, deve essere preciso e rigoroso, non solo nella traduzione, ma anche nella revisione del proprio elaborato. Le agenzie di traduzione possono sentirsi legittimate a depennare dalle proprie liste un collaboratore che consegna elaborati pieni di refusi, che una revisione attenta avrebbe fatto balzare agli occhi, e di errori, dettati molto spesso dalla fretta e dalla distrazione. Senza contare che l’imprecisione comporta spesso problemi di coerenza, confusione e, a volte, problemi di comprensione, come nel caso di termini tecnici del testo di partenza tradotti ogni volta con termini diversi nel testo di arrivo. 

MOTIVO: APPROSSIMAZIONE 

L’approssimazione è un altro grande nemico del traduttore di testi, che può avere conseguenze più gravi di quanto ci si possa immaginare. Ammettiamo per esempio che un’agenzia di traduzione affidi a un suo collaboratore la transcreazione dello slogan pubblicitario di un prodotto creato in un determinato Paese, ma destinato a dei consumatori provenienti da un contesto culturalmente molto diverso. Tradurre documenti del genere in maniera badando alla grammatica.e allo stile e controllando eventuali refusi, non sarà sufficiente. Bisognerà che il traduttore di testi, nel caso di una transcreazione di uno slogan pubblicitario faccia delle ricerche di mercato approfondite sul Paese d’arrivo: usi e costumi, gusti, cosa può essere considerato di cattivo gusto, ecc. Cosa accade invece se si è approssimativi? Quando si è fortunati, la transcreazione non sarà stata eseguita e il testo prodotto apparirà come una traduzione goffa o incomprensibile. Quando invece le cose vanno male, la traduzione resa potrebbe rivelarsi offensiva e irrispettosa e andare a danneggiare gravemente l’immagine del cliente che intendeva soltanto vendere il proprio prodotto a quel determinato gruppo di consumatori. Anche in questo caso, il traduttore di testi non dovrà sorprendersi se l’agenzia di traduzione che gli ha affidato il lavoro non lo richiamerà MAI più. 

MOTIVO: FINTA SPECIALIZZAZIONE IN UN DATO SETTORE

Un traduttore specializzato in un determinato ambito non è necessariamente preparato in un altro settore specifico. Passare, per esempio, dalla narrativa a un libretto di istruzioni è tutto fuorché facile. Dato quindi che le diverse tipologie testuali richiedono differenti routine linguistiche e diverse conoscenze, è importante che il traduttore di testi non si improvvisi esperto in un ambito in cui non lo è affatto. Ne va della sua credibilità! Anche se la tentazione di lavorare e quindi di guadagnare di più è allettante, se si è abituati a tradurre testi di medicina, non ci si può improvvisare traduttori di documenti legali. Di fronte all’impreparazione del collaboratore, che si offre per traduzioni che non è in grado di gestire o che accetta lavori che non gli competono, le agenzie di traduzione non potranno che rimuoverlo dai propri contatti. 

MOTIVO: MANCATO RISPETTO DELLE INDICAZIONI

Un traduttore di testi non deve poi mai prendere l’iniziativa di andare contro le indicazioni fornite dalle agenzie di traduzioni al momento dell’assegnazione del progetto. Senza andare a prendere l’esempio estremo di termini tradotti diversamente da come richiesto, anche il mancato rispetto delle indicazioni di impaginazione e formato potrebbe costargli più di quanto non è disposto a perdere! Un traduttore professionista deve quindi imparare a prestare ascolto a quelle che sono le esigenze e le richieste dei suoi committenti.

MOTIVO: ASSENZA DI ABILITÀ REDAZIONALI 

Per essere un buon traduttore non basta conoscere alla perfezione la lingua di partenza e la lingua di arrivo, ma bisogna avere anche delle ottime doti redazionali. Una traduzione infatti, pur essendo tale, deve dare l’idea di un testo naturale ed essere fluida, come se fosse stata redatta direttamente nella lingua di arrivo. Di fronte a un testo tutt’altro che scorrevole, che calca sia la struttura che i vocaboli del testo di partenza, le agenzie di traduzione non potranno fare altro che fare appello a un altro collaboratore. 

MOTIVO: IRREPERIBILITÀ

Anche questo motivo sembrerà banale, ma è comunque importante segnalarlo. Ci sono traduttori che scompaiono e che si rendono irreperibili con i clienti, con i project manager che gestiscono il progetto di traduzione e con le agenzie di traduzione che li hanno contattati. La comunicazione è invece fondamentale, in ogni fase della traduzione. È importante che il traduttore sia sempre reperibile, perché potrebbero esserci delle modifiche da apportare al testo o delle nuove informazioni riguardo ai termini di consegna. Da quando il testo gli viene affidato a quando deve essere restituito, il traduttore deve essere sempre a disposizione. 

MOTIVO: MANCANZA DI AUTOCRITICA

La mancanza di autocritica, che spesso sfocia in una certa arroganza, è un altro motivo per cui le agenzie di traduzione potrebbero decidere di non rivolgersi più un certo traduttore, indipendentemente dal suo talento. Nessuno è perfetto, neanche il migliore dei professionisti. È quindi importante accettare le critiche, i feedback negativi e fare autocritica, rendendosi conto che non si può essere sempre d’accordo su tutto.

10° MOTIVO: DILETTANTISMO

Traduttori non si nasce, si diventa. E lo si diventa tramite studi specifici, ricerca e formazione. Le agenzie di traduzione, quindi, non possono in alcun modo permettersi di fare appello a dei dilettanti o a dei traduttori improvvisati. Nel caso in cui un collaboratore si rivelasse tale e non fosse il professionista che diceva di essere o che l’agenzia di traduzione stesse cercando, sarà depennato quindi senza troppi indugi. 

 

Quelli riportati qui sopra sono solo alcuni dei motivi che possono portare un’agenzia di traduzione a decidere di non fare più ricorso ai servizi offerti da taluni traduttori di testi. Certamente, il discorso vale anche nell’altro senso, partendo dal presupposto che le agenzie di traduzione siano esse stesse serie e affidabili. 

Un consiglio ai traduttori o agli aspiranti tali: fate attenzione a essere sempre irreprensibili!

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How Netflix translators are shaping future generations

How Netflix translators are shaping future generations

 

It’s thanks to translators that you can enjoy your favourite movie or series, in your own tongue or while hearing the original voices.

State-of-the-art subtitles are short and effective, and are a helpful tool to understanding cultural references.

Subtitlers must in fact help the subtitle-reading public by clarifying, where necessary, cultural terms or references.

Adapting culture, a.k.a. localisation, is one of the steps of translation. This target-oriented approach is always in the back of the mind of a translator. Subtitles need to be fresh, sparkling and young: keep in mind 18-24-year olds are Netflix’s main subscribers. 

With its original and ever new contents, Netflix has an essential role on the cultural references and thinking of a whole generation. A huge privilege, but just as much a huge responsibility.

It has become THE platform where cultural awareness, diversity and cultural intelligence are being raised and nurtured. A place where (moderate?) critical thinking, internalized homophobia, sexuality spectrum and discrimination based on race and disability are being addressed and discussed.

Netflix is helping to overthrow societal tropes, and to educate on intercultural sensitivity and understanding of so-called misfits. They are showing us that different is the new cool. How cool is that?

I am talking about ? Sex Education, an educational series, where a lot of sex-related conditions, also taboos, and “tutorials” are embedded into a fun series, showing watchers it is ok to be different than the “accepted norm”.

What about ? Stranger Things, where nerdiness is depicted as useful and life-saving?

I am not a binge-watcher myself, so I am surely omitting loads of examples, but you got the idea.

With these key series, and with the transnational public they get, it is especially important that every linguistic version is adapted for its audience, meaning the understanding of contents needs to be eased by translations.

Don’t forget Altered Carbon, which shows us a future where different cultures are so embedded in national culture that everyone speaks (or at least curses?) in several languages.

With transnational cinema, there is hope for the mentality of future generations to stop hating and discriminating, provided they achieve intercultural understanding.

 

Next time you are on your daybreak netflix, we hope you’ll think about the work behind subtitles!

P.S.: In this article, we only talked about subbing, not dubbing. Thiat was on purpose, since it’s another kind of translation, that requires a whole different method!

➡️ Share if you are a translator and if you agree!

smart-working

Come sopravvivere allo Smart Working

Come sopravvivere allo Smart Working 

Quando non se ne ha l’abitudine

La Covid-19, una vera e propria guerra stando all’opinione dei più, sta mettendo a dura prova non solo la nostra salute e l’economia mondiale, ma anche e soprattutto i nostri nervi che a volte rischiano… di non essere più così saldi come vorremmo!

È la prima volta che il tuo capo ti lascia lavorare da casa. All’inizio pensavi fosse uno spasso: lavorare in pigiama dal letto o dal divano di casa, niente trucco e parrucco, calzettoni della nonna, pausa pranzo a casa in famiglia. Una pacchia. Un giorno, due, tre… e poi… Ma come, hai già cambiato idea? Ti mancano i colleghi e lavori mille ore in più rispetto a prima? 

Niente panico, da brave traduttrici incallite quali siamo, abbiamo conosciuto il lavoro da remoto tanti tanti anni fa e ci siamo abituate a questo strano concetto ormai definito ‘lavoro agile’. I vantaggi sono tanti se, come noi, si impara a conoscere meglio e a fare amicizia con questa modalità lavorativa. Ecco per te, una mini-guida1 

Come creare un ambiente di lavoro propizio per continuare a lavorare da casa? 

  • Organizza una postazione di lavoro 

 

Sì, il divano è bellissimo ma riesci davvero a concentrarti e a mantenere una postura corretta senza distruggerti schiena, spalle e cervicale? 

Non è necessario avere l’ufficio del secolo con un tavolo 7×7 e 7 schermi. Bastano un angolino del tavolo o di una cassettiera o un tavolo pieghevole da giardino o da picnic o ancora una semplice asse di legno e una sedia. 

A Parigi, gli standard abitativi in termini di superfici sono molto ridotti, ti promettiamo che non serve strafare! 

L’ideale sarebbe equipaggiarsi di un secondo schermo, come al lavoro. Qualora non fosse possibile, meglio usare solo il PC. Evita un secondo schermo di dimensioni troppo sproporzionate rispetto al primo, stancheresti troppo la vista.

Tieni la testa leggermente più alta rispetto allo schermo del PC e il collo sempre rilassato e dritto. Non lavorare con la testa inclinata da un lato, altrimenti a fine giornata sentirai che zucchero! Tieni i gomiti saldamente appoggiati sulla scrivania o sui braccioli della sedia, in modo da non sforzare spalle e collo.

  • Crea una vera routine di lavoro 

Inizia la giornata come se il Coronavirus non esistesse e come se quella fosse una giornata qualunque: doccia, colazione, una buona sessione di 7-10 minuti di stretching o di yoga e via, siamo pronti per iniziare una bella giornata davanti al pc! 

 

 

 

 

  • Concediti delle pause, proprio come al lavoro

Fare tutta una tirata per cercare di ridurre le ore ed essere più efficace ed efficiente non è sempre la soluzione giusta. 

Usa anche tu la “la tecnica del pomodoro”, una delle strategie di gestione del tempo più semplici che possano esistere. 

Le regole del gioco sono davvero a prova di bambino: imposta un timer ogni 25 minuti e finché non suona la sveglia, VIETATO distrarsi! 

 

Regalati 5 minuti di pausa e approfittane per fare una chiacchierata, una carezza al tuo compagno/a o ai tuoi figli/animali domestici, uscire sul balcone a stendere i panni, fare un micro-spuntino o ascoltare una canzone… Le idee sono infinite! 

Concediti una pausa di 15-20 minuti ogni 4 “pomodori”. Prova anche tu e dicci come ti trovi, a noi questo metodo ha letteralmente cambiato la vita! 

 

  • Non sparire dai radar. Mantieni una buona comunicazione con le tue squadre e con i tuoi colleghi 

Una comunicazione regolare, specialmente in tempi di crisi, è essenziale per un corretto svolgimento delle mansioni e per una migliore coordinazione del lavoro. 

Questo non significa essere sempre attaccati al cellulare o alla propria posta elettronica ma nemmeno darsi a un prolungato silenzio stampa. Per lavorare bene da casa, è necessario imparare a relativizzare e organizzare le priorità per ordine di importanza. 

 

  • Usa gli strumenti giusti.

 

Vogliamo condividere con te alcuni dei nostri strumenti preferiti, CONSIGLIATISSIMI!

  1. Trello: uno strumento di project management con grafiche e altri elementi visuali che permette di creare bacheche in cui pianificare e gestire la ripartizione dei compiti con tutto il team. Noi lo usiamo anche per il nostro calendario editoriale! 
  2. Slack: uno strumento di messaggistica istantanea efficacissimo e stra utilizzato in ambito aziendale per ovviare alle millanta fastidiosissime e-mail interne e relative notifiche. Da poco, tra l’altro, è ormai possibile integrare Slack a Trello per coordinarsi ancora meglio con le proprie squadre. 
  3. Calendly: un valido sistema per programmare riunioni, appuntamenti, interviste ed evitare quei lunghi e barbosi scambi di mail.
  4. Harvest: come controllare il lavoro svolto? Semplice, Harvest è uno strumento affidabilissimo di monitoraggio del tempo che può essere integrato anche a Trello.
  5. 1password: se anche te fai fatica a ricordare i fantamilioni di password tra lavoro, vita privata e hobby vari… 1password ti salverà la vita! Affidabile, facile da usare e con una memoria IMPRESSIONANTE! Utilissimo da usare in remoto ma anche per quando tornerai a lavorare in ufficio. 

 

  • Non dimenticare il rapporto umano con i colleghi 

 

Sei solito/a lavorare con un team affiatato e senti profondamente la mancanza dei tuoi colleghi? Perché non organizzare un aperitivo tutti insieme in videoconferenza? O una sessione online di Taboo alla quale far partecipare anche le rispettive famiglie? Un’idea banale ma simpatica per rimanere in contatto anche con il lato “umano” del nostro lavoro, quello che ci motiva ogni giorno quando ci svegliamo! 

 

 

 

 

  • E la sera? SPORT!

Anche se sei la pigrizia fatta persona, dopo un’intera giornata impalato a una sedia, avrai pur voglia di sgranchirti un attimo! 

Dato che il jogging all’aperto è momentaneamente VIETATO, vi proponiamo alcuni semplici esercizi da fare in casa. Ne approfittiamo per ribadirti di STARE A CASA, qualora gli spot televisivi e i continui appelli su ogni mezzo di comunicazione esistente non bastassero.

Ma io non ho un tappetino. NON CI PROVARE nemmeno a rifilarci questa scusa antica come il mondo, con noi decisamente non attacca! Scommettiamo che avrai almeno almeno un asciugamano in casa quindi… forza e coraggio! 

Abbiamo selezionato per te alcuni dei nostri video preferiti: 

 

Ok, ti senti pronto/a per affrontare quest’ultimo (speriamo) mese di quarantena? Il lavoro da casa finora ha più PRO o più CONTRO secondo te? 

Dicci che ne pensi e se nel frattempo hai altri consigli o strumenti utili da condividere con noi, lasciaci un commento! Siamo curiose di sapere come ti sei attrezzato/a in questo periodo o, se sei un freelancer, di conoscere la tua routine 🙂 

L’autrice: Ilaria Menchini, traduttrice, interprete e presidente dell’agenzia di traduzioni Verbavox Translations.

Dopo aver conseguito la laurea triennale presso la SSLMIT di Forlì, ha conseguito una laurea magistrale in: traduzione e comunicazione interculturale presso l’ISIT di Parigi e linguistica e traduzione alla Sorbona, oltre a due master in traduzione e interpretazione di conferenza presso il SSIT di Pescara. Specializzata in traduzione marketing, tecnica e B2B.

Regali-di-natale-per-traduttori

Natale: idee regalo per traduttori e interpreti

Anche tu hai un/a figlio/a, amico/a, cugino/a, nipote linguista? Gente difficile, vero? Non sai mai cosa regalare e ogni anno a Natale parte il panico da shopping!

Basta stress, quest’anno arriviamo noi in soccorso! Eccoti dunque svelati i desideri proibiti di ogni traduttore e interprete. Per un natale all’insegna dell’utilità!

LINFA VITALE

The o caffè che sia, ogni linguista degno di questo nome avrà sicuramente una dipendenza da almeno una di queste due sostanze. Per voi, un paio di regali originali e graditissimi.

  • Per i coffee lover, 100 punti per questa meravigliosa, geniale, comodissima macchinetta per espresso portatile e semplicissima da usare. Un vero salvavita, specialmente per gli interpreti. Ingombro ridotto, massima efficacia, compatibile con tantissimi tipi di capsule. VERO MUST HAVE! Successone A S S I C U R A T O! Dove comprarla? QUI      

  • Per i tea addict, un assortimento squisito e originale di tè. I the bio del marchio “English Tea Shop” sono stati una grandissima scoperta per noi, LI ADORIAMO! Ci sono tantissimi cofanetti stra carini e con sapori particolari. Questo è il nostro preferito.

 

GLI ATTREZZI DEL MESTIERE

  • Tavolino per PC pieghevole e portatile. Vero alleato di ogni digital nomad che si rispetti, il tavolino pieghevole è probabilmente LO strumento per eccellenza per organizzare la propria attività. Linguisti in erba e veterani del mestiere, tutti bramano ardentemente questo piccolo ma preziosissimo strumento. Vuoi soddisfare questo desiderio recondito? Clicca QUI.

  • Tastiera wireless ergonomica per un maggiore confort di scrittura e un minor affaticamento della mano: questa o questa.

  • Mouse ergonomico per un minore affaticamento del polso e per mantenere una corretta posizione degli arti riducendo l’insorgenza di tunnel carpale: questo o questo.

E non è ancora finita… La lista è molto più lunga di così!

 

E ORA… QUALCHE REGALO UTILE MA SIMPATICO!

 

Un delizioso e allegro scaldapiedi di peluche per lavorare al calduccio e con buonumore anche durante il più gelido degli inverni!

Una t-shirt umoristica, con il motto più famoso e ambito di ogni singolo freelance, ispirata allo stile di una nota marca di abbigliamento: disponibile qui.

 

 

 

 

Conosci bene i ferri del mestiere e pensi che nella nostra lista manchi qualcosa di speciale senza il/la quale non potresti vivere nella tua attività professionale o che brami ardentemente? Condividi con noi e con i nostri lettori la tua lista dei desideri. Chissà che qualcuno dei tuoi cari non sia connesso e stia leggendo proprio questo articolo!

 

 

traducteur-anglais-usa

J’ai vécu aux USA = Je suis bilingue: N’IMPORTE QUOI !

Bonjour et bien retrouvé(e)s ! Aujourd’hui j’aimerais vous sensibiliser sur un sujet qui me chagrine depuis le début de mes études de traduction et interprétation de conférence : les gens qui croient pouvoir être des traducteurs après avoir vécu quelques mois à l’étranger

 

Aller, soyons honnêt(e)s ! Vous pensez vraiment que l’on puisse maîtriser toutes les nuances et les technicités d’une langue et de son vocabulaire juste en séjournant à l’autre coin de la planète ? 

 

J’aimerais vous sensibiliser sur le fait que la traduction est un véritable métier avec des règles, des prérequis et un savoir-faire bien spécifique qu’il est impossible d’improviser du jour au lendemain !

Qu’est ce que cela veut dire d’être traducteur et / ou interprète ?

Travailler en tant que traducteur ou interprète exige une connaissance approfondie, presque parfaite, d’une ou plusieurs langues étrangères, ainsi que la capacité d’en comprendre les nuances et de savoir se servir de chacune d’entre elles. C’est aussi connaître parfaitement les techniques d’interprétation et maîtriser l’utilisation de logiciels de traduction, comme les outils de TAO. 

Mais c’est un très très long voyage ; il faut vraiment travailler dur pour atteindre un haut niveau de connaissances linguistiques. La simple connaissance de quelques rudiments de la langue est tout sauf que suffisante pour penser pouvoir “arrondir ses fins de mois” avec la traduction. 

Vous êtes président ou responsable commercial d’une société ?

Méfiez-vous des plateformes qui vous vendent des services de traduction rapides et à faible coût. Ne laissez pas votre image de marque à des traducteurs ou interprètes amateurs ! Les dommages collatéraux peuvent être conséquents et parfois sans solution ! 

Ce n’est pas un hasard, par ailleurs, si tous les professionnels s’accordent sur ce point : le traducteur professionnel traduit d’une ou plusieurs langues étrangères vers sa / ses propre(s) langue maternelles

Pourquoi ? Car pour travailler indistinctement dans plusieurs sens avec plusieurs langues, le traducteur doit maîtriser non seulement la langue, mais aussi l’univers de cette langue. Construire un pont entre deux mondes en y transférant toutes les nuances n’est pas si évident ! Il est inconcevable de pouvoir travailler vers des langues autres que sa propre langue maternelle. 

Et il y a bien plus encore : malgré ce que la plupart des gens pensent, la traduction et l’interprétation sont deux métiers différents. ET OUI !

Donc si vous êtes un globetrotteur(euse) et que vous revenez tout juste de votre expérience à l’étranger, ne vous improvisez pas. Il suffit d’une seule erreur pour nuire à jamais à la réputation d’une marque, empêcher à votre meilleur(e) ami(e) d’intégrer l’université de ses rêves, faire rater un gros contrat à cette entreprise qui vous a appelé car les investisseurs américains venaient à Paris pour entamer une collaboration. 

Si l’un de ces métiers vous passionne, à votre retour réfléchissez plutôt à comment vous spécialiser et écrivez-nous pour avoir des conseils sur les différents parcours de formation qui ouvrent la voie à ces professions. 

Je vous laisse regarder cette petite vidéo en anglais d’un extrait de film que j’adore : 

https://www.youtube.com/watch?v=XY66ZJ0TFUI

Êtes-vous d’accord avec nos observations ?

Partagez-nous !

L’auteure : Ilaria Menchini, traductrice, interprète et présidente de l’agence de traduction Verbavox Translations.

Après une licence en médiation linguistique interculturelle au Département d’Interprétation et de Traduction de Bologne, siège de Forlì, elle a obtenu un master en communication interculturelle et traduction à l’ISIT et en industrie de la langue et traduction à la Sorbonne, ainsi que deux masters en traduction et interprétation du SSIT à Pescara. Spécialisée dans le marketing, dans la traduction technique et B2B. 

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Le 1001 insidie delle traduzioni marketing

Sono mesi che vuoi lanciare il tuo brand oltralpe e perché no, anche oltreoceano. E ora, hai deciso di dare il via a questa avventura fantastica e irta di ostacoli. 

Per iniziare con il piede giusto, vorrei chiederti: hai pensato a tradurre e adattare tutto il materiale marketing?

 

Come, prego? Pensavi di usare Google Traduttore? Sul serio? ANCHE NO.

Perché no? Perché le traduzioni marketing nascondono tante insidie. Ricorda sempre che è dal materiale marketing dipende la reputazione del tuo brand; checché se ne dica, le prime impressioni contano eccome

Ti faccio un esempio pratico. Ti hanno parlato di questo nuovo prodotto americano super hi-tech per il controllo intelligente della tua casa e vorresti troppo acquistarlo. Trovi un prospetto commerciale online e inizi a leggerlo: errori di ortografia, frasi sconclusionate, referenze culturali sconosciute per un italiano, esempi non in linea con le normative italiane e molto altro. 

Dimmi la verità, quanta fiducia ti dà un brand che non è nemmeno stato capace di localizzare correttamente il proprio prospetto? Quanta voglia hai ancora di acquistare il prodotto? Io probabilmente non l’avrei più acquistato, non avrei dato nemmeno un briciolo di fiducia al brand. 

Per non bruciarti subito la fiducia dei tuoi clienti o potenziali tali, di seguito 5 consigli per te e il racconto di qualche GIGA EPIC FAIL per convincerti più in fretta a investire in un servizio professionale. 

 

Attenzione al nome del tuo prodotto o servizio!!!!!!!

 

Hai pensato a cosa potrebbe significare il nome commerciale del tuo prodotto in un’altra lingua? Ti sei accertat* di evitare imbarazzanti critiche una volta che il tuo prodotto approderà nel mercato target? Che intendo…? Gerber, per esempio, noto marchio americano di alimenti per lo svezzamento dei neonati, sbarcò in Francia e in Québec senza verificare il nome del marchio… Sai che significa il verbo “gerber” in francese? VOMITARE…! Quale genitore comprerebbe per il proprio figlio un omogeneizzato dal nome così invitante?

 

Mantieni le distanze da Google Traduttore, l’assassino del tuo brand

 

In nessun modo, mondo e tempo, la traduzione automatica sarà in grado di lavorare autonomamente su dei testi. Dovrà sempre affidarsi a dati pre-integrati, siano essi memorie di traduzione o regole grammaticali, ma in nessun caso riuscirà a risolvere da sola i nodi e le specificità dei testi marketing conservandone le sfumature. 

Scegliere Google Traduttore significa cadere nelle insidie delle traduzioni marketing e dire addio a giochi di parole e metafore, differenze culturali e ritmo. Totalmente inutile. Specialmente in considerazione del fatto che adattare una traduzione al contesto culturale del paese target è DECISAMENTE una strategia vincente. Lo hanno capito bene e a caro prezzo i team di Orange, operatore telefonico francese che decise di approdare in Irlanda del Nord con lo slogan “The future’s bright…the future’s Orange’” senza minimamente considerare il peso culturale, sociale e politico che questa traduzione letterale avrebbe comportato. Immediatamente associato all'”Orange Order”, un irlandese avrebbe letto lo slogan più o meno così: “Il futuro è luminoso… il futuro appartiene ai lealisti protestanti”. Ecco qua. 

Eppure… non sei ancora convinto*. Bene, continuiamo!

 

MAI optare per una “semplice” traduzione letterale

 

Dovresti dunque aver dedotto che ASSOLUTAMENTE una traduzione letterale NON è una buona idea per il tuo business. I tuoi testi marketing hanno bisogno di essere localizzati, ovvero culturalmente adattati. 

Ok, aggiungiamo un altro pezzettino al puzzle. E se volessi mantenere non solo lo stesso tono frizzante e ritmo ma anche localizzare immagini, grafiche e impaginazioni per evitare scivoloni interculturali? A quel punto, non hai bisogno di un traduttore ma di un TRANSCREATORE. No, non è una parolaccia. La transcreazione consiste nell’analisi del tuo brand, in una ricerca approfondita sul mercato target grazie all’aiuto di madrelingua e al conseguente adattamento della tua identità di marca in base alla cultura di destinazione. 

 

 

Affida le tue traduzioni a un unico fornitore

 

Un altro consiglio è quello di affidare la localizzazione dei tuoi contenuti marketing allo stesso fornitore. Perché? Perché il tuo fornitore conosce le insidie che questo tipo di testi nascondono, avrà comunicato con te riguardo la tua strategia e i tuoi obiettivi e riportato le informazioni salienti al suo team di localizzatori. Concretamente, significa accertarsi che tutti i contenuti vengano localizzati con la stessa identica accezione, che la terminologia impiegata sia sempre coesa e coerente da un documento all’altro grazie all’uso di memorie di traduzione. Risparmierai tempo preziosissimo, denaro e ti garantirai una qualità finale impeccabile. 

 

Comunica ai localizzatori il pubblico target e il tuo obiettivo

 

Un ultimo punto in parte già affrontato riguarda l’importanza capitale di essere sempre disponibile e in contatto con il proprio fornitore o direttamente con i localizzatori per sciogliere ogni eventuale dubbio e precisare sempre la direzione da seguire. 

 

Sono riuscita a convincerti? 

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L’autrice: Ilaria Menchini, traduttrice, interprete e presidente dell’agenzia di traduzioni Verbavox Translations.

Dopo aver conseguito la laurea triennale presso la SSLMIT di Forlì, ha conseguito una laurea magistrale in: traduzione e comunicazione interculturale presso l’ISIT di Parigi e linguistica e traduzione alla Sorbona, oltre a due master in traduzione e interpretazione presso il SSIT di Pescara. Specializzata in traduzione marketing, tecnica e B2B.