netflix-translator

How Netflix translators are shaping future generations

How Netflix translators are shaping future generations

 

It’s thanks to translators that you can enjoy your favourite movie or series, in your own tongue or while hearing the original voices.

State-of-the-art subtitles are short and effective, and are a helpful tool to understanding cultural references.

Subtitlers must in fact help the subtitle-reading public by clarifying, where necessary, cultural terms or references.

Adapting culture, a.k.a. localisation, is one of the steps of translation. This target-oriented approach is always in the back of the mind of a translator. Subtitles need to be fresh, sparkling and young: keep in mind 18-24-year olds are Netflix’s main subscribers. 

With its original and ever new contents, Netflix has an essential role on the cultural references and thinking of a whole generation. A huge privilege, but just as much a huge responsibility.

It has become THE platform where cultural awareness, diversity and cultural intelligence are being raised and nurtured. A place where (moderate?) critical thinking, internalized homophobia, sexuality spectrum and discrimination based on race and disability are being addressed and discussed.

Netflix is helping to overthrow societal tropes, and to educate on intercultural sensitivity and understanding of so-called misfits. They are showing us that different is the new cool. How cool is that?

I am talking about ? Sex Education, an educational series, where a lot of sex-related conditions, also taboos, and “tutorials” are embedded into a fun series, showing watchers it is ok to be different than the “accepted norm”.

What about ? Stranger Things, where nerdiness is depicted as useful and life-saving?

I am not a binge-watcher myself, so I am surely omitting loads of examples, but you got the idea.

With these key series, and with the transnational public they get, it is especially important that every linguistic version is adapted for its audience, meaning the understanding of contents needs to be eased by translations.

Don’t forget Altered Carbon, which shows us a future where different cultures are so embedded in national culture that everyone speaks (or at least curses?) in several languages.

With transnational cinema, there is hope for the mentality of future generations to stop hating and discriminating, provided they achieve intercultural understanding.

 

Next time you are on your daybreak netflix, we hope you’ll think about the work behind subtitles!

P.S.: In this article, we only talked about subbing, not dubbing. Thiat was on purpose, since it’s another kind of translation, that requires a whole different method!

➡️ Share if you are a translator and if you agree!

smart-working

Come sopravvivere allo Smart Working

Come sopravvivere allo Smart Working 

Quando non se ne ha l’abitudine

La Covid-19, una vera e propria guerra stando all’opinione dei più, sta mettendo a dura prova non solo la nostra salute e l’economia mondiale, ma anche e soprattutto i nostri nervi che a volte rischiano… di non essere più così saldi come vorremmo!

È la prima volta che il tuo capo ti lascia lavorare da casa. All’inizio pensavi fosse uno spasso: lavorare in pigiama dal letto o dal divano di casa, niente trucco e parrucco, calzettoni della nonna, pausa pranzo a casa in famiglia. Una pacchia. Un giorno, due, tre… e poi… Ma come, hai già cambiato idea? Ti mancano i colleghi e lavori mille ore in più rispetto a prima? 

Niente panico, da brave traduttrici incallite quali siamo, abbiamo conosciuto il lavoro da remoto tanti tanti anni fa e ci siamo abituate a questo strano concetto ormai definito ‘lavoro agile’. I vantaggi sono tanti se, come noi, si impara a conoscere meglio e a fare amicizia con questa modalità lavorativa. Ecco per te, una mini-guida1 

Come creare un ambiente di lavoro propizio per continuare a lavorare da casa? 

  • Organizza una postazione di lavoro 

 

Sì, il divano è bellissimo ma riesci davvero a concentrarti e a mantenere una postura corretta senza distruggerti schiena, spalle e cervicale? 

Non è necessario avere l’ufficio del secolo con un tavolo 7×7 e 7 schermi. Bastano un angolino del tavolo o di una cassettiera o un tavolo pieghevole da giardino o da picnic o ancora una semplice asse di legno e una sedia. 

A Parigi, gli standard abitativi in termini di superfici sono molto ridotti, ti promettiamo che non serve strafare! 

L’ideale sarebbe equipaggiarsi di un secondo schermo, come al lavoro. Qualora non fosse possibile, meglio usare solo il PC. Evita un secondo schermo di dimensioni troppo sproporzionate rispetto al primo, stancheresti troppo la vista.

Tieni la testa leggermente più alta rispetto allo schermo del PC e il collo sempre rilassato e dritto. Non lavorare con la testa inclinata da un lato, altrimenti a fine giornata sentirai che zucchero! Tieni i gomiti saldamente appoggiati sulla scrivania o sui braccioli della sedia, in modo da non sforzare spalle e collo.

  • Crea una vera routine di lavoro 

Inizia la giornata come se il Coronavirus non esistesse e come se quella fosse una giornata qualunque: doccia, colazione, una buona sessione di 7-10 minuti di stretching o di yoga e via, siamo pronti per iniziare una bella giornata davanti al pc! 

 

 

 

 

  • Concediti delle pause, proprio come al lavoro

Fare tutta una tirata per cercare di ridurre le ore ed essere più efficace ed efficiente non è sempre la soluzione giusta. 

Usa anche tu la “la tecnica del pomodoro”, una delle strategie di gestione del tempo più semplici che possano esistere. 

Le regole del gioco sono davvero a prova di bambino: imposta un timer ogni 25 minuti e finché non suona la sveglia, VIETATO distrarsi! 

 

Regalati 5 minuti di pausa e approfittane per fare una chiacchierata, una carezza al tuo compagno/a o ai tuoi figli/animali domestici, uscire sul balcone a stendere i panni, fare un micro-spuntino o ascoltare una canzone… Le idee sono infinite! 

Concediti una pausa di 15-20 minuti ogni 4 “pomodori”. Prova anche tu e dicci come ti trovi, a noi questo metodo ha letteralmente cambiato la vita! 

 

  • Non sparire dai radar. Mantieni una buona comunicazione con le tue squadre e con i tuoi colleghi 

Una comunicazione regolare, specialmente in tempi di crisi, è essenziale per un corretto svolgimento delle mansioni e per una migliore coordinazione del lavoro. 

Questo non significa essere sempre attaccati al cellulare o alla propria posta elettronica ma nemmeno darsi a un prolungato silenzio stampa. Per lavorare bene da casa, è necessario imparare a relativizzare e organizzare le priorità per ordine di importanza. 

 

  • Usa gli strumenti giusti.

 

Vogliamo condividere con te alcuni dei nostri strumenti preferiti, CONSIGLIATISSIMI!

  1. Trello: uno strumento di project management con grafiche e altri elementi visuali che permette di creare bacheche in cui pianificare e gestire la ripartizione dei compiti con tutto il team. Noi lo usiamo anche per il nostro calendario editoriale! 
  2. Slack: uno strumento di messaggistica istantanea efficacissimo e stra utilizzato in ambito aziendale per ovviare alle millanta fastidiosissime e-mail interne e relative notifiche. Da poco, tra l’altro, è ormai possibile integrare Slack a Trello per coordinarsi ancora meglio con le proprie squadre. 
  3. Calendly: un valido sistema per programmare riunioni, appuntamenti, interviste ed evitare quei lunghi e barbosi scambi di mail.
  4. Harvest: come controllare il lavoro svolto? Semplice, Harvest è uno strumento affidabilissimo di monitoraggio del tempo che può essere integrato anche a Trello.
  5. 1password: se anche te fai fatica a ricordare i fantamilioni di password tra lavoro, vita privata e hobby vari… 1password ti salverà la vita! Affidabile, facile da usare e con una memoria IMPRESSIONANTE! Utilissimo da usare in remoto ma anche per quando tornerai a lavorare in ufficio. 

 

  • Non dimenticare il rapporto umano con i colleghi 

 

Sei solito/a lavorare con un team affiatato e senti profondamente la mancanza dei tuoi colleghi? Perché non organizzare un aperitivo tutti insieme in videoconferenza? O una sessione online di Taboo alla quale far partecipare anche le rispettive famiglie? Un’idea banale ma simpatica per rimanere in contatto anche con il lato “umano” del nostro lavoro, quello che ci motiva ogni giorno quando ci svegliamo! 

 

 

 

 

  • E la sera? SPORT!

Anche se sei la pigrizia fatta persona, dopo un’intera giornata impalato a una sedia, avrai pur voglia di sgranchirti un attimo! 

Dato che il jogging all’aperto è momentaneamente VIETATO, vi proponiamo alcuni semplici esercizi da fare in casa. Ne approfittiamo per ribadirti di STARE A CASA, qualora gli spot televisivi e i continui appelli su ogni mezzo di comunicazione esistente non bastassero.

Ma io non ho un tappetino. NON CI PROVARE nemmeno a rifilarci questa scusa antica come il mondo, con noi decisamente non attacca! Scommettiamo che avrai almeno almeno un asciugamano in casa quindi… forza e coraggio! 

Abbiamo selezionato per te alcuni dei nostri video preferiti: 

 

Ok, ti senti pronto/a per affrontare quest’ultimo (speriamo) mese di quarantena? Il lavoro da casa finora ha più PRO o più CONTRO secondo te? 

Dicci che ne pensi e se nel frattempo hai altri consigli o strumenti utili da condividere con noi, lasciaci un commento! Siamo curiose di sapere come ti sei attrezzato/a in questo periodo o, se sei un freelancer, di conoscere la tua routine 🙂 

L’autrice: Ilaria Menchini, traduttrice, interprete e presidente dell’agenzia di traduzioni Verbavox Translations.

Dopo aver conseguito la laurea triennale presso la SSLMIT di Forlì, ha conseguito una laurea magistrale in: traduzione e comunicazione interculturale presso l’ISIT di Parigi e linguistica e traduzione alla Sorbona, oltre a due master in traduzione e interpretazione di conferenza presso il SSIT di Pescara. Specializzata in traduzione marketing, tecnica e B2B.