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J’ai vécu aux USA = Je suis bilingue: N’IMPORTE QUOI !

Bonjour et bien retrouvé(e)s ! Aujourd’hui j’aimerais vous sensibiliser sur un sujet qui me chagrine depuis le début de mes études de traduction et interprétation de conférence : les gens qui croient pouvoir être des traducteurs après avoir vécu quelques mois à l’étranger

 

Aller, soyons honnêt(e)s ! Vous pensez vraiment que l’on puisse maîtriser toutes les nuances et les technicités d’une langue et de son vocabulaire juste en séjournant à l’autre coin de la planète ? 

 

J’aimerais vous sensibiliser sur le fait que la traduction est un véritable métier avec des règles, des prérequis et un savoir-faire bien spécifique qu’il est impossible d’improviser du jour au lendemain !

Qu’est ce que cela veut dire d’être traducteur et / ou interprète ?

Travailler en tant que traducteur ou interprète exige une connaissance approfondie, presque parfaite, d’une ou plusieurs langues étrangères, ainsi que la capacité d’en comprendre les nuances et de savoir se servir de chacune d’entre elles. C’est aussi connaître parfaitement les techniques d’interprétation et maîtriser l’utilisation de logiciels de traduction, comme les outils de TAO. 

Mais c’est un très très long voyage ; il faut vraiment travailler dur pour atteindre un haut niveau de connaissances linguistiques. La simple connaissance de quelques rudiments de la langue est tout sauf que suffisante pour penser pouvoir “arrondir ses fins de mois” avec la traduction. 

Vous êtes président ou responsable commercial d’une société ?

Méfiez-vous des plateformes qui vous vendent des services de traduction rapides et à faible coût. Ne laissez pas votre image de marque à des traducteurs ou interprètes amateurs ! Les dommages collatéraux peuvent être conséquents et parfois sans solution ! 

Ce n’est pas un hasard, par ailleurs, si tous les professionnels s’accordent sur ce point : le traducteur professionnel traduit d’une ou plusieurs langues étrangères vers sa / ses propre(s) langue maternelles

Pourquoi ? Car pour travailler indistinctement dans plusieurs sens avec plusieurs langues, le traducteur doit maîtriser non seulement la langue, mais aussi l’univers de cette langue. Construire un pont entre deux mondes en y transférant toutes les nuances n’est pas si évident ! Il est inconcevable de pouvoir travailler vers des langues autres que sa propre langue maternelle. 

Et il y a bien plus encore : malgré ce que la plupart des gens pensent, la traduction et l’interprétation sont deux métiers différents. ET OUI !

Donc si vous êtes un globetrotteur(euse) et que vous revenez tout juste de votre expérience à l’étranger, ne vous improvisez pas. Il suffit d’une seule erreur pour nuire à jamais à la réputation d’une marque, empêcher à votre meilleur(e) ami(e) d’intégrer l’université de ses rêves, faire rater un gros contrat à cette entreprise qui vous a appelé car les investisseurs américains venaient à Paris pour entamer une collaboration. 

Si l’un de ces métiers vous passionne, à votre retour réfléchissez plutôt à comment vous spécialiser et écrivez-nous pour avoir des conseils sur les différents parcours de formation qui ouvrent la voie à ces professions. 

Je vous laisse regarder cette petite vidéo en anglais d’un extrait de film que j’adore : 

https://www.youtube.com/watch?v=XY66ZJ0TFUI

Êtes-vous d’accord avec nos observations ?

Partagez-nous !

L’auteure : Ilaria Menchini, traductrice, interprète et présidente de l’agence de traduction Verbavox Translations.

Après une licence en médiation linguistique interculturelle au Département d’Interprétation et de Traduction de Bologne, siège de Forlì, elle a obtenu un master en communication interculturelle et traduction à l’ISIT et en industrie de la langue et traduction à la Sorbonne, ainsi que deux masters en traduction et interprétation du SSIT à Pescara. Spécialisée dans le marketing, dans la traduction technique et B2B. 

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Le 1001 insidie delle traduzioni marketing

Sono mesi che vuoi lanciare il tuo brand oltralpe e perché no, anche oltreoceano. E ora, hai deciso di dare il via a questa avventura fantastica e irta di ostacoli. 

Per iniziare con il piede giusto, vorrei chiederti: hai pensato a tradurre e adattare tutto il materiale marketing?

 

Come, prego? Pensavi di usare Google Traduttore? Sul serio? ANCHE NO.

Perché no? Perché le traduzioni marketing nascondono tante insidie. Ricorda sempre che è dal materiale marketing dipende la reputazione del tuo brand; checché se ne dica, le prime impressioni contano eccome

Ti faccio un esempio pratico. Ti hanno parlato di questo nuovo prodotto americano super hi-tech per il controllo intelligente della tua casa e vorresti troppo acquistarlo. Trovi un prospetto commerciale online e inizi a leggerlo: errori di ortografia, frasi sconclusionate, referenze culturali sconosciute per un italiano, esempi non in linea con le normative italiane e molto altro. 

Dimmi la verità, quanta fiducia ti dà un brand che non è nemmeno stato capace di localizzare correttamente il proprio prospetto? Quanta voglia hai ancora di acquistare il prodotto? Io probabilmente non l’avrei più acquistato, non avrei dato nemmeno un briciolo di fiducia al brand. 

Per non bruciarti subito la fiducia dei tuoi clienti o potenziali tali, di seguito 5 consigli per te e il racconto di qualche GIGA EPIC FAIL per convincerti più in fretta a investire in un servizio professionale. 

 

Attenzione al nome del tuo prodotto o servizio!!!!!!!

 

Hai pensato a cosa potrebbe significare il nome commerciale del tuo prodotto in un’altra lingua? Ti sei accertat* di evitare imbarazzanti critiche una volta che il tuo prodotto approderà nel mercato target? Che intendo…? Gerber, per esempio, noto marchio americano di alimenti per lo svezzamento dei neonati, sbarcò in Francia e in Québec senza verificare il nome del marchio… Sai che significa il verbo “gerber” in francese? VOMITARE…! Quale genitore comprerebbe per il proprio figlio un omogeneizzato dal nome così invitante?

 

Mantieni le distanze da Google Traduttore, l’assassino del tuo brand

 

In nessun modo, mondo e tempo, la traduzione automatica sarà in grado di lavorare autonomamente su dei testi. Dovrà sempre affidarsi a dati pre-integrati, siano essi memorie di traduzione o regole grammaticali, ma in nessun caso riuscirà a risolvere da sola i nodi e le specificità dei testi marketing conservandone le sfumature. 

Scegliere Google Traduttore significa cadere nelle insidie delle traduzioni marketing e dire addio a giochi di parole e metafore, differenze culturali e ritmo. Totalmente inutile. Specialmente in considerazione del fatto che adattare una traduzione al contesto culturale del paese target è DECISAMENTE una strategia vincente. Lo hanno capito bene e a caro prezzo i team di Orange, operatore telefonico francese che decise di approdare in Irlanda del Nord con lo slogan “The future’s bright…the future’s Orange’” senza minimamente considerare il peso culturale, sociale e politico che questa traduzione letterale avrebbe comportato. Immediatamente associato all'”Orange Order”, un irlandese avrebbe letto lo slogan più o meno così: “Il futuro è luminoso… il futuro appartiene ai lealisti protestanti”. Ecco qua. 

Eppure… non sei ancora convinto*. Bene, continuiamo!

 

MAI optare per una “semplice” traduzione letterale

 

Dovresti dunque aver dedotto che ASSOLUTAMENTE una traduzione letterale NON è una buona idea per il tuo business. I tuoi testi marketing hanno bisogno di essere localizzati, ovvero culturalmente adattati. 

Ok, aggiungiamo un altro pezzettino al puzzle. E se volessi mantenere non solo lo stesso tono frizzante e ritmo ma anche localizzare immagini, grafiche e impaginazioni per evitare scivoloni interculturali? A quel punto, non hai bisogno di un traduttore ma di un TRANSCREATORE. No, non è una parolaccia. La transcreazione consiste nell’analisi del tuo brand, in una ricerca approfondita sul mercato target grazie all’aiuto di madrelingua e al conseguente adattamento della tua identità di marca in base alla cultura di destinazione. 

 

 

Affida le tue traduzioni a un unico fornitore

 

Un altro consiglio è quello di affidare la localizzazione dei tuoi contenuti marketing allo stesso fornitore. Perché? Perché il tuo fornitore conosce le insidie che questo tipo di testi nascondono, avrà comunicato con te riguardo la tua strategia e i tuoi obiettivi e riportato le informazioni salienti al suo team di localizzatori. Concretamente, significa accertarsi che tutti i contenuti vengano localizzati con la stessa identica accezione, che la terminologia impiegata sia sempre coesa e coerente da un documento all’altro grazie all’uso di memorie di traduzione. Risparmierai tempo preziosissimo, denaro e ti garantirai una qualità finale impeccabile. 

 

Comunica ai localizzatori il pubblico target e il tuo obiettivo

 

Un ultimo punto in parte già affrontato riguarda l’importanza capitale di essere sempre disponibile e in contatto con il proprio fornitore o direttamente con i localizzatori per sciogliere ogni eventuale dubbio e precisare sempre la direzione da seguire. 

 

Sono riuscita a convincerti? 

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L’autrice: Ilaria Menchini, traduttrice, interprete e presidente dell’agenzia di traduzioni Verbavox Translations.

Dopo aver conseguito la laurea triennale presso la SSLMIT di Forlì, ha conseguito una laurea magistrale in: traduzione e comunicazione interculturale presso l’ISIT di Parigi e linguistica e traduzione alla Sorbona, oltre a due master in traduzione e interpretazione presso il SSIT di Pescara. Specializzata in traduzione marketing, tecnica e B2B.